Restare incinta

Quante donne desiderano avere un figlio ma non riescono a realizzare questo desiderio? Spesso questa difficoltà della donna di restare incinta provoca degli scompensi psicologici, la donna può talvolta abbandonare le speranze, magari dopo aver praticato le possibilità che la medicina mette a disposizione. In questa sezione dedicata al tema “restare incinta” si affronteranno argomenti importanti come l’infertilità, la fecondazione assistita, la fivet, la sterilità, l’individuazione del periodo fertile, il calcolo dell’ovulazione ed altri ancora. Vogliamo rassicurare i nostri lettori sul fatto che nella gran parte dei casi le pratiche di fecondazione assistita danno i risultati sperati. Possiamo dare dei consigli semplici che possono aiutare e restare in cinta, come ad esempio avere rapporti sessuali ogni tre giorni, in quanto la vita media degli spermatozoi, ... continua

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        prosegui ... , una volta espulsi nelle cavità genitali, è di circa 72 ore. Non è provato che, dopo la relazione, ci sia una particolare posizione da assumere per favorire la risalita degli spermatozoi verso il collo dell'utero. Occorre poi Mangiare in modo sano perché questo favorisce la fertilità. Le diete ipocaloriche fanno certamente dimagrire, ma possono avere un impatto ormonale nocivo per la fertilità. E’ consigliabile smettere qualsiasi tipo di dieta qualche mese prima di voler restare incinta. Anche mangiare troppi zuccheri può essere impeditivo della possibilità di restare incinta, in quanto aumenta la produzione dell’adrenalina, che interagisce col progesterone, un ormone che ha il ruolo di preparare l'utero ad un'eventuale gravidanza. Anche il caffé, l'alcool ed il tabacco hanno un impatto negativo sulla fertilità.

        Occorre prestare una certa attenzione ai farmaci: alcuni analgesici, come gli antinfiammatori non steroidi, agiscono sugli ormoni prostaglandinici, che hanno un ruolo nella contrazione dell'utero. Sarebbe bene non prenderli durante il periodo dell'ovulazione. Altro fattore negativo sulla possibilità di restare incinta è lo stress, oppure ansia e paura di non restare incinta possono essere contro produttivi per il concepimento. Se hai appena smesso di prendere la pillola, cerca di dare ascolto al tuo corpo, in modo da riprendere confidenza con i tuoi ritmi naturali.In questa sede possiamo fare un rapido cenno ai temi che approfondiremo in seguito. Quando parliamo di periodo fertile ci riferiamo ai giorni del mese durante i quali un rapporto sessuale completo può comportare il concepimento e tali giorni vengono fissati prima e dopo il giorno dell’ovulazione. Il giorno dell’ovulazione non è coincide per tutte le donne e pertanto è possibile fare un calcolo dei giorni più probabili dell’ovulazione attraverso il metodo di Ogino Knauss. Esistono poi altri metodi più precisi, ma più costosi o di più difficile interpretazione, come la misurazione della temperatura basale, il test del muco cervicale e i test chimici di ovulazione. Il metodo o calcolatore di Ogino Knauss si basa sulla data di inizio dell’ultimo ciclo mestruale e sulla durata del ciclo che in genere è di 28 o 31 giorni. Una volta che vengono inseriti questi dati nel calcolatore elettronico verranno visualizzate le date in cui concentrare i rapporti, ed è sufficiente un rapporto al giorno in quei giorni per riuscire a rimare incinta.Altro argomento che verrà trattato riguarda la sterilità, distinguendo la sterilità maschile da quella femminile. In generale si può definire la sterilità come l'incapacità biologica di un uomo o di una donna di contribuire al concepimento e va distinta dal concetto di infertilità intendendosi l'incapacità di portare a termine una gravidanza in una donna capace di concepire. Spesso i due termini vengono usati come sinonimi addirittura da autorità ministeriali, personale medico. Una coppia è definita sterile, secondo le indicazioni fornite dal Consiglio Internazionale per la Diffusione di Informazioni sull’infertilità, se non si è verificato alcun concepimento dopo un anno di rapporti non protetti se l’età non supera i 35 anni o dopo sei mesi per donne oltre i 35 anni.

        Con riferimento alla sterilità femminile sono state individuate alcune cause tutte riconducibili a problemi ovulatori come la menopausa precoce, in cui le ovaie arrestano la loro attività in un periodo antecedente a quello classico in cui dovrebbe iniziare la menopausa, un ovaio policistico che ha come conseguenza il fatto che le ovaie non rilasciano l’ovulo con regolarità o non danno vita un ovulo sano e vitale. Altra causa di sterilità femminile è il blocco delle tube di Falloppio che può dipendere all’endometriosi la malattia infiammatoria della pelvi o a un intervento chirurgico. Un fibroma dell’utero può ugualmente essere causa di sterilità così come problemi fisiologici della parete uterina. Anche l’ambiente e lo stile di vita possono incidere sulla capacità di concepire della donna; ad esempio, lo stress, il sovrappeso, una dieta insufficiente o inadeguata, una malattia genetica, una terapia farmacologica sono tutti fattori che potrebbero compromettere la possibilità di restare incinta.

        Prendendo in esame il problema della sterilità maschile ciò che è fondamentale è il fatto che lo sperma sia in grado di raggiungere l’ovulo e di fecondarlo e perché questo si realizzi occorre che vengano prodotti spermatozoi in quantità sufficiente, che gli stessi spermatozoi si muovano nel modo giusto. Anche la sterilità maschile può essere influenzata da problemi legati allo stile di vita, come lo stress, l’esposizione dei testicoli a elevate temperature che rendono immobili gli spermatozoi e rendono più difficile fecondare l’ovaio, il fumo, il consumo di droghe o di alcool o malattie genetiche.

        Una coppia che ha un problema di sterilità può decidere di ricorrere alla fecondazione assistita, che è il processo con il quale si attua l'unione dei gameti artificialmente, distinguendosi tra fecondazione omologa e fecondazione eterologa a seconda che il seme e l'ovulo utilizzati nella fecondazione assistita appartengano o meno alla coppia di genitori del nascituro, il quale avrà o meno il patrimonio genetico dei genitori che lo alleveranno. La fecondazione eterologa avviene grazie alle cosiddette banche del seme presso le quali i donatori lasciano campioni di liquido seminale che vengono utilizzati da coppie nelle quali uno dei membri della coppia ha problemi di fertilità. Diversa dalla fecondazione assistita è la procreazione assistita anche se spesso si usano indistintamente questi termini. La procreazione assistita è un concetto molto più ampio che identifica tutte le pratiche mediche, chirurgiche o ormonali finalizzate a migliorare la fertilità della coppia incapace di concepire, mentre abbiamo visto che la fecondazione assistita o artificiale è unicamente il processo artificiale di fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo, che avviene esternamente al corpo della donna. Allo stato attuale in Italia non è consentita la fecondazione eterologa, non è cioè possibile concepire un figlio artificialmente se non all’interno di una coppia legalmente riconosciuta; inoltre non è consentito ricorrere alle banche del seme per una coppia in cui l’uomo risulti sterile.

        Quando si parla di FIVET si fa riferimento ad una tecnica di procreazione assistita molto praticata che consiste nella fecondazione in vitro dell'ovulo e successivamente nel trasferimento dell’embrione così formato nell’utero della donna.

        In questa sezione dedicata al tema restare incinta ci occuperemo di questi e molti altri argomenti che siamo certi vi consentiranno di ricevere numerose e approfondite informazioni sugli argomenti inerenti questo delicata materia.