Sistema urinario
Dopo il sistema escretore, quello urinario è forse l’apparato del corpo umano più soggetto all’influenza da parte dei principi attivi delle piante erboristiche. Sarà per come è strutturato o sarà per il caso che in natura sono presenti molte le sostanze che possono essere utilizzate per il suo mantenimento, ma sta di fatto che possiamo utilizzare un’ampia gamma di piante ed erbe per stimolare la minzione, per purificare i reni, per disinfettare i canali urinari, solo per citare alcuni trattamenti.
È bene ricordare che il sistema urinario ha il compito di pulire il sangue da tutte le sostanze di rifiuto che ha raccolto da ogni singola cellula di tutto il corpo. Inoltre serve a mantenere l’equilibrio delle sostanze chimiche e a recuperare grandi quantità di acqua. Il compito di pulitura e recupero spetta ai reni, due strutture grandi come un pugno,
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prosegui ... , situate nella parte medio-bassa della schiena, e protetti dalle costole. Il loro funzione è quella di filtraggio di tutto il liquido ematico del corpo. Considerando che il corpo umano ha cinque litri di sangue e che i reni funzionano ventiquattro ore al giorno, si è calcolato che essi filtrano tutto il sangue per ben 360 volte al giorno. In questo periodo vengono filtrati ben 180 litri di acqua, che però saranno in gran parte recuperati. Infatti solamente da uno a due litri al massimo verranno riassorbiti e concentrati per poi essere eliminati dopo essere stati trasformati in urina.
Il loro funzionamento è tanto semplice quanto ingegnoso. Per semplicità basti pensare che le strutture atte alla filtrazione, i glomeruli, sono come dei veri e propri filtri. Infatti lungo il tragitto viene riassorbita acqua, ma non le sostanze di scarto, che così sono concentrate sempre più, fintanto che non rimane la sola urea. Questa, nel suo percorso verso la vescica, una sorta di ampolla elastica capace di contenere al massimo un litro di urina, dopo di che il suo svuotamento avviene autonomamente, cioè contro la nostra volontà, viene ulteriormente concentrata fino ad ottenere l’urina vera e propria, che contiene solamente l’1% dell’acqua originaria.Oltre a ripulire il sangue, l’apparato urinario, strano ma vero, ha il compito di mantenere e regolare la pressione osmotica del sangue. Ciò avviene grazie all’interazione dell’ormone ADH, chiamato anche vasopressina o ormone antidiuretico. Questo stimola un maggior riassorbimento di acqua, aumentando così i volume del sangue e di conseguenza la sua pressione. Oppure il contrario: permette la produzione di urina più diluita, cioè con una presenza maggiore di acqua, per compensare l’introduzione di una sua maggiore quantità.
Questo meccanismo di riassorbimento permette anche l’equilibrio idrosalino, per il quale vi è l’interazione anche di altri ormoni, solitamente uno per ogni elemento. Un esempio è l’aldosterone che regola il maggior o minor rilascio di sodio a seconda di quanto ne è stato introdotto con la dieta (i valori di riferimento sono 1500ml di filtraggio e 15ml di riassorbimento) . Un altro ormone controlla invece il rilascio di potassio, un altro quello di glucosio. In quest’ultimo caso, deve essere uguale a zero. Se infatti si verifica la presenza di glucosio nel sangue, allora si può essere in presenza di una forma di diabete o una disfunzione renale.
Quanto si usano prodotti erboristici che coinvolgono l’apparato urinario, e quindi i reni, bisogna fare particolare attenzione al loro stato di funzionamento. Infatti è imprescindibile che questi abbiano una funzionalità ottimale, poiché se la loro efficienza non è perfetta, ma presenta qualche sofferenza, l’aumento del carico di lavoro può portare a problematiche ben più gravi, come ad esempio ad una disfunzione renale, e questa magari trasformarsi in blocco renale.
Nulla da temere se invece si è perfettamente sani.Analizzando una delle richieste di maggior frequenza, quella della ritenzione idrica, si capisce subito che l’imputato è il sistema urinario. Certo, la ritenzione idrica è riferita all’eccessivo accumulo di acqua nelle cellule, non nel sangue, ma lo stimolare una maggior filtrazione, in quantità, da parte dei reni, comporta un conseguente rilascio di acqua da parte delle cellule per mantenere la pressione e l’equilibrio salino ai giusti livelli.
Ecco che in questo caso l’utilizzo della Centella asiatica fa capolino in cima alla lista delle richieste erboristiche, insidiata dal altre ben più famose piante come l'Ortica, il Tarassaco e il The verde. È noto che tutte queste pianta influiscono in modo considerevole sull’apparato urinario, stimolando la diuresi e avendo un potere purificante del sangue e di “sgonfiamento” non indifferente. A queste si affiancano altre piante meno considerate come la Betulla, l'Orthosiphon e l'Amamelide, ma altrettanto utili. Starà all’erborista o al medico consigliare la più indicata e i tempi di assunzione. Non va assolutamente dimenticato che un utilizzo sconsiderato di piante ad azione diuretica può portare alla disidratazione e a scompensi elettrolitici se non si reintegrano liquidi e minerali persi.Le piante diuretiche sono molto utili in presenza di calcoli renali o renella, la sabbia renale. Infatti il miglior rimedio in questi casi è quello di bere molta acqua per aumentare la produzione di urina ed indurre il rene ad espellere i corpi estranei. Possiamo aiutare questa funzione fisiologica con l’assunzione di questo tipo di piante, aumentando cosi le probabili di successo del nostro intento. Purtroppo è l’unica cosa che si può fare in caso di calcoli, in quanto non si possono sciogliere in alcun modo. Anche quando sono troppo grandi per il passaggio dei tubuli renali, si interviene con gli ultrasuoni per ridurli a pezzetti più piccoli possibili e poterli espellerli con l’urina.
Non di raro, le vie urinarie vengono colpite da infiammazioni più o meno gravi, come la cistite o l’uretrite, rispettivamente l’infiammazione della vescica e dei tubi uretrali.
In questi casi il consulto con un urologo è d’obbligo, ma prima di arrivare ad una situazione tale da dover andare dal medico, possiamo prevenire e bloccare sul nascere queste infezioni attraverso alcune erbe o piante che agiscono miratamente sulle infezioni del sistema urinario. L’Uva ursina e la Paretaria sono le due specie elitarie per tale problema, ma anche l’Ortica e le bacche di Ginepro riescono ad avere effetti positivi, anche se il loro utilizzo più indicato in questi casi è quello complementare, ovvero di affiancare altre piante con azione energica, come le prime due citate.