Medicina alternativa
Un tema che riteniamo sarà di grande interesse per voi lettori di questo sito è dedicato alla medicina alternativa. Innanzitutto cosa si intende per medicina alternativa?
Con il termine medicina alternativa si fa riferimento a quell’insieme di pratiche diverse e non omogenee diverse dalla medicina tradizionale per le quali non vi è prova dell'efficacia, che hanno diversa genesi: incorporano la medicina tradizionale, rimedi aneddotici, credenze spirituali o si fondano su nuovi approcci che si presumono terapeutici.
Il National Center for Complementary and Alternative Medicine (NCCAM) statunitense individua alcune ipotesi di medicina alternativa come la naturopatia, la fitoterapia, la chiropratica, la ayurveda, lo yoga, l’ipnosi, l’agopuntura, l’omeopatia, la medicina tradizionale cinese.
La comunità scientifica non riconosce l’efficacia delle medicine alternative,
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In questa sezione tratteremo anche di shiatsu, riflessologia, musicoterapia, training autogeno, pranoterapia, cristalloterapia, arte terapia, iridologia, antroposofica, rolfing, metodo bates, floriterapia, mesoterapia, riflessologia plantare, posturologia, auricoloterapia, talassoterapia, gemmoterapia, idroterapia, onoterapia, elioterapia.
Sarà quindi una sezione ricca di temi interessanti alcuni sicuramente nuovi a gran parte dei lettori che probabilmente avranno l’interesse ad approfondire gli argomenti che tratteremo.Sicuramente molti di voi lettori ricorrono all’omeopatia, che si basa sul cosiddetto principio omeopatico in forza del quale per curare una determinata malattia occorre somministrare in maniera molto diluita la sostanza che in una persona sana induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. Pertanto, in base a questo principio si dovrebbe ritenere appropriato somministrare caffeina in modo diluito per curare l’insonnia. La mancanza di fondamento scientifico fa si che l’omeopatia venga definita una pseudoscienza anche perché molti ritengono che una diluizione molto elevata come quella che viene effettuata nella medicina omeopatica non permetterebbe ad alcuna sostanza di conservare efficacia.
Parleremo di naturopatia che partendo da una visione olistica dell’essere umano si propone il raggiungimento dell’equilibrio energetico e non solo fisico attraverso metodiche di tipo naturale ed energetico. Il Naturopata è un professionista che opera come consulente della salute non tanto nel senso che cura direttamente la malattia ma piuttosto nel senso di favorire l’equilibrio energetico attraverso lo sviluppo delle potenzialità dell’uomo che prende coscienza e impara a gestire e rafforzare le proprie risorse fisiche, psichiche ed emotive. I trattamenti che vengono attuati sono sempre non invasivi e mirano a stimolare la capacità di auto guarigione dell’uomo, che vede migliorare non solo il fisico ma anche la mente e lo spirito. Il naturopata migliora continuamente le sue conoscenze professionali, studiando l’individuo nelle sue diverse forme di espressione e secondo le diverse discipline olistiche che usano classificazioni diverse da quelle della medicina ayurvedica e della medicina tradizionale. Queste discipline in altre parole sono finalizzate a risvegliare la memoria dell’equilibrio originario dell’uomo, responsabilizzando l’individuo e rendendolo partecipe della vita che lo circonda.Altra disciplina che verrà trattata è la chiropratica, che deriva dal greco cheir, mano e praxis, azione e si pone l’obiettivo di mantenere e ristabilire la salute dell’individuo, focalizzando l’attenzione sul sistema nervoso che controlla gli altri sistemi e in particolare concentrandosi sulla colonna vertebrale la cui manipolazione attraverso la compressione di un nervo o di una radice nervosa è in grado di curare patologie come torcicollo, dolori di schiena, lombalgie, disturbi del complesso collo-spalla-braccio, sciatica, dolori alle articolazioni sacroiliache, alcuni tipi di cefalea mentre può risultare controindicata in ernie del disco di una certa gravità e naturalmente non può essere utilizzata quando la situazione è irreversibile e necessita di un intervento chirurgico.
Altra disciplina di cui forniremo informazioni approfondite è la fitoterapia definita impropriamente fitomedicina che è, in senso generale, quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empirismo, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. Dal punto di vista terminologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formativo universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca riconosciuta delle biomedicina. Il termine viene dal greco phytón (pianta) e therapéia (cura).
La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciute e utilizzate anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.