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La gastroenterite, come visto, è di origine virale peraltro la trasmissione può avvenire tramite contagio: è importante, dunque, fare in modo che i bambini molto piccoli, le persone anziane o le persone indebolite da disturbi di salute particolari non entrino a contatto con portatori del virus.
La gastroenterite virale, in realtà, può presentare lievi differenze a seconda del tipo di virus con il quale si entra a contatto. Le cause scatenanti possono essere quattro. Il rotavirus colpisce soprattutto i bambini e i sintomi si rivelano dopo uno o due giorni dall'esposizione, protraendosi per circa 8 giorni. I calicivirus sono forse la causa più diffusa e colpiscono in modo indistinto le persone di qualsiasi età, soprattutto nel periodo autunnale, invernale e nelle prime settimane primaverili. L'adenovirus colpisce tutto l'anno soprattutto i bambini, con un tempo di incubazione pari a una settimana circa. Infine, l'astrovirus è diffuso tra i neonati, i bambini piccoli e le persone anziane. In questo caso i tempi di incubazione variano dai 2 ai 3 giorni. La gastroenterite, indipendentemente dal tipo di virus che l'ha causata, si manifesta soprattutto con vomito e diarrea, che possono legarsi a febbre più o meno alta e dolori addominali. Un generale senso di indebolimento si aggiunge ai sintomi e può protrarsi per qualche giorno, a causa della perdita di liquidi e di sostanze nutritive. Prolife Enzimi Fitoplus Probiotici Curcuma Zenzero Contro Gonfiore Addominale, 20 capsule da 545 mg Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,83€ |
Essendo di origine virale, la gastroenterite viene affrontata per lo più lasciando sfogare la malattia, che farà il suo natale decorso entro pochi giorni, una settimana circa. Tuttavia, alcuni rimedi naturali possono aiutarci ad affrontare meglio i sintomi fastidiosi e debilitanti che ad essa si legano, per poter riprendere prima le forze e per limitare disturbi quali vomito e diarrea. Ricorrere a rimedi naturali sarà ancora più importante una volta terminata la fase acuta del disturbo, quando il corpo tornerà lentamente pronto ad assumere cibi solidi e a mantenere le normali funzioni vitali. Durante la fase acuta del disturbo occorre evitare di assumere alimenti, dal momento che il corpo non è in grado di digerirli e assimilarli: questo contribuirà ad accrescere la sensazione di stanchezza e debolezza, contro al quale si potrà agire successivamente. E' molto importante assumere, invece, molti liquidi, per evitare la disidratazione. L'acqua può essere arricchita con dello zucchero, mentre è meglio evitare, per ora, succhi di frutta o acqua e limone, così come bevande di vario genere. Passati i primi giorni, si potrà tornare ad integrare gli alimenti solidi, partendo da quelli più digeribili: limitando al minimo i condimenti, si potranno ingerire riso, verdure come zucchine, carote o patate, carne bianca, latticini in quantità moderate.
Durante la fase acuta di gastroenterite, è facile incappare in errore: la sensazione di fame potrebbe presentarsi anche se il corpo non è in grado di ricevere cibo. Meglio evitare, in questo caso, di assecondarla, dal momento che ciò provocherebbe soltanto ulteriori scariche di vomito o diarrea e alimenterebbe la sensazione di malessere. Si potrebbe anche essere tentati di assumere liquidi, integrandoli con sostanze più ricche e nutritive, come i succhi di frutta, oppure con bevande come the e caffè per cercare di vincere la spossatezza: anche in questo caso si consiglia di evitare per non causare ulteriori fasi di sintomatologia acuta. Anche nel periodo di recupero, si consiglia la reintroduzione graduale degli alimenti dal momento che il corpo ne è stato privo per giorni: meglio evitare i pasti abbondanti, iniziando piuttosto con piccoli pasti frequenti. Da evitare anche le pietanze elaborate, ricche di condimenti e difficili da digerire: lo stomaco e l'intestino si potranno così riabituare in modo graduale al normale funzionamento e la digestione potrà riavvenire in modo graduale e senza troppe difficoltà.
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