Altea

Generalità e caratteristiche della pianta

Althea officinalis fa parte dell’ Ordine delle Malvales Famiglia: Malvaceae (la stessa della Malva)

genere: Althaea, Specie: Althaea officinalis.

È un’erbacea perenne, alta fino 1,5 metri.

Le foglie sono vellutate con breve picciolo, alterne, palminervie. Possono essere intere oppure tripentalobate.

I fiori sono grandi 3-5 cm e presentano una corolla con 5 petali di colore rosa .

I frutti sono costituiti da numerosi acheni disposti circolarmente uno vicino all’altro: 10-20 con la forma a fagiolo “reniforme”.

Conosciuta anche con alcuni nomi comuni quali: Bismalva, Malvasischio, Malvavisca, Bonavischio, Rosa di Spagna o Narbònia. In alcune zone anche con il nome Anatra selvatica.

Cresce spontanea in tutta Europa; presente in tutta la penisola italiana ad esclusione della Valle d'Aosta.

La piante dell'Altea officinalis

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Tecniche di coltivazione e raccolta

Dettaglio del fiore dell'Altea Predilige luoghi freschi; si trova vicino ai laghi, lungo le sponde dei fiumi anche in presenza di acqua salmastra e vegeta sino ai 1200 metri s.l.m.

Se si vuole coltivare l’Altea, bisogna che non vi siano delle malerbe e suoli in cui non vi sia ristagno d’acqua.

La coltivazione può essere annuale o biennale; nel ciclo annuale il trapianto va fatto in autunno, nel ciclo biennale la raccolta delle radici si esegue l’anno successivo al trapianto o alla semina.

Si propaga per seme in primavera.

Può essere utile far ruotare la coltivazione dell’Altea con cereali o con altre erbe officinali

Sono possibili attacchi di ruggine (Puccinia malvacearum).

Le foglie si raccolgono a giugno/luglio; i fiori all’inizio della fioritura che avviene tra luglio e settembre; le radici prima del periodo freddo invernale e soprattutto delle gelate. Una volta raccolte si fanno seccare in un luogo asciutto e areato dopo esser state lavate.

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Utilizzo nella storia

Si utilizza tutta la pianta: fusto, radici , foglie, fiori e anche i frutti, ma le loro proprietà diaforetiche e diuretica non sono state ancora confermate.

Il nome del genere deriva dal greco “althaín”, ossia “curare”, in riferimento alle proprietà medicinali di queste pianta , già usata nel medioevo come alimento, soprattutto durante i periodi di carestia.

Risalgono al 400 a.C. i primi utilizzi a scopo medicinale come decotti da utilizzare per ferite, emorragie; i romani gli attribuirono una funzione di rimedio per tutti mali.

Usata in tutta Europa, ma anche dagli arabi per le sue proprietà calmanti e lenitive nei confronti delle infiammazioni.

Nel 1600 l’erborista inglese Culpeper la utilizzo per curare il proprio figlio (da un male, incurabile con la medicina di allora) e ne esaltò l’utilizzo rendendone note tutte le eccezionali proprietà guaritive della pianta. Da allora iniziò ad esser usata per qualsiasi malattia: tubercolosi, malaria, infezioni di vario genere, tanto che fu esportata dai coloni nelle Americhe.

Nel XIX secolo l’Altea fu inclusa nella farmacopea degli Stati Uniti.


Proprietà e prodotti in commercio

Nelle foglie e nei fiori dell'altea si trovano basse concentrazioni di acidi organici e olio essenziale. Nel suo complesso la pianta presenta: amido, aminoacidi come asparagina e betaina, acidi organici, tra i quali il butirrico, oleico, palmitico e malico, glucidi, gomma, lecitina, fitosteroli, pectine, zuccheri, sali minerali, tannini.

La presenza nella radice di alte concentrazioni di mucillagini, la rendono un ottimo rimedio per proteggere la mucosa gastrica dall’eccessiva erosione dell’acido cloridrico.

Broncospamolitico - mucolitico

Usata contro la tosse in quanto ha potere lenitivo, calmante, per i bronchi favorendo l’espettorazione del muco, anticatarrale, decongestionanti.

L’uso delle radici è indicato per il tratto gastro-intestinale (esofagiti, gastriti, ulcere, coliti), contro la stitichezza. contro la diarrea.

Sedativa

Utile per il trattamento dell’insonnia in quanto presenta un effetto calmante, è una pianta quasi sempre presente nelle tisane usate per la notte in quanto entra in sinergia con gli altri composti e quindi tende a potenziare l’effetto benefico del fitocomplesso.

Emolliente - disinfettante

Le proprietà emollienti la rendono adatta per vari usi , come collirio, o nei collutori per le infiammazioni della bocca quali afte, mal di gola, gengiviti, ascessi.

La posologia consigliata per il trattamento della tosse e delle irritazioni del cavo orale, prevede l'uso di 0,5-3 grammi di Altea (radice) lasciata a macerare in 150 ml di acqua fredda più volte al giorno, fino ad un massimo di 15 grammi. Gli estratti secchi vanno assunti alla dose di 500 mg. per 3 volte al giorno.

Cosmetica

Si sfrutta l’azione delle mucillagini presente in grande quantità in questa pianta, utilizzata soprattutto per la preparazione delle creme , è un importante ingrediente di molti latti detergenti emollienti, tonici, doposole idratanti e lenitivi.

Indicata per pelli irritate, sensibili, secche, arrossate, disidratate, facili a screpolarsi, e contro piaghe e scottature, come linimenti per mani screpolate e per geloni.

Culinaria

I semi, le foglie giovani e i fiori si utilizzano per condire insalate. Impiegata anche per la preparazione di bevande alcoliche ed analcoliche, in dolci, canditi e prodotti da forno.

Prodotti in commercio: le parti della pianta richiesta dall’industria e dal mercato sono le radici, (Althaeae Radix) e le foglie Althaeae folium), per la fabbricazione di tintura madre, grado alcolico di 17-22 gradi.

Si trovano poi estratto secco, capsule, e preparati per infusi o tisane.


Altea: Avvertenze e controindicazioni

L'uso dell’Altea è controindicato nei soggetti affetti da diabete e in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali poiché può ridurre ulteriormente i livelli glicemici.

Consultare il medico prima di iniziare a prendere qualsivoglia preparato a base di Altea poiché la sua assunzione può alterare l'assorbimento di altre sostanze e/o farmaci.

L'assunzione di posologie elevate o prolungate nel tempo può causare nausea, vomito e disturbi gastrointestinali.

Poiché non sono noti dati sull'uso di Altea durante la gravidanza e l'allattamento, l'uso in queste condizioni è sconsigliato.

Per quanto concerne l’utilizzo dei frutti da sfruttare per l'attività diuretica e diaforetica, non è supportato da studi scientifici sufficienti tali che ne garantiscano una comprovata efficacia e sicurezza.


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