Bacopa monnieri

Caratteristiche e origine della pianta

La Bacopa monniera, facente parte della famiglia delle Scrophulariacae, è una pianta acquatica erbacea perenne. Coltivata per lo più come pianta da ornamento, spesso si ritrova anche negli acquari degli appassionati.

I suoi fusti, ramificati e carnosi, crescono prostrati, tipico delle erbacee, sotto il livello dell’acqua.

Le foglie sessili, in parte sommerse, sono anche esse dall’aspetto carnoso, ovoidali, quasi tonde, a margine liscio, e non presentano alcuna peluria. Il loro colore è di un verde chiaro, smunto.

Quando la pianta presenta una porzione aerea, in estate possono sbocciare dei piccoli fiori solitari, o accoppiati due a due, di color bianco-rosato oppure blu-violetto con una corolla formata da cinque petali; il calice è formato anch’esso da cinque elementi. La fioritura va dal mese di aprile fino a quello di settembre.

Diffusa in tutto l’est asiatico, la ritroviamo, grazie alla sua adattabilità, in tutta la fascia tropicale e subtropicale.

Il suo paese di origine sembra essere l’India, dove è conosciuta da millenni. E proprio dalla cultura dell’India prende il suo nome comune, Brahmi, in riferimento a Brahma, dio creatore induista.

LA Bacopa monnieri

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Coltivazione e raccolta

Bacopa monnieri La coltivazione è abbastanza facile dato che è una pianta adattabile. Non ha preferenza di durezza d’acqua né di pH; a Giava la si è trovata anche in acque salmastre. Neanche la temperatura sembra essere un grosso problema: predilige le acque fredde ma resiste anche a temperature prossime ai 30°, ma non hai repentini innalzamenti.

Essendo una pianta acquatica predilige un terreno formato di sabbia-ghiaia fine, nel quale le sue radici filamentose possono insinuarsi.

Quello che non deve mancare è l’illuminazione, che deve essere almeno di moderata intensità. Non necessita di concimazione, ma può essere utili somministrare dell’anidride carbonica.

Nel caso la si usi negli acquari, poiché ha la tendenza ad crescere fino ad uscirne fuori, è opportuno quando si nota una sua invadenza, tagliarne gli apici vegetativi in modo da limitarne la crescita.

La riproduzione è quella classica da seme o talea. Per seme, viene usato il semenzaio (è possibile anche utilizzare l’idroponica) e poi le giovani piantine di 15 cm circa verranno trapiantate “in campo”; per talea, invece, si taglia il fusto e si pianta la talea in un vasetto per farla attecchire, dopo di che la si può travasare in un vaso più grande oppure trapiantare “in campo”.

La droga della pianta è la pianta stessa nella sua interezza.

Non esiste una tecnica precisa di raccolta. Avviene semplicemente tagliando la parte emersa della pianta, fusto e foglie insieme senza alcuna distinzione.


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Proprietà e uso nella storia

Come già accennato è una pianta millenaria, perché pare sia conosciuta e utilizzata in India sin dal 3000 a.C., grazie alla medicina ayurvedica, che a tutt’oggi la utilizza per aumentare le capacità mnemoniche.

La proprietà di aumentare la capacità di apprendimento e ricordo è sembra essere data da due saponine, la bacoside A e B, che agiscono a livello della corteccia frontale del cervello, sullo striato e sull’ippocampo, con una azione antiossidante. Questi dati però sono basati solo su sperimentazioni su topi.

In questa pianta troviamo altri componenti come acidi organici, resine, tannini e un alcaloide specifico, la brahmina.

L’uso per cui è conosciuta la bacoba è quello di tonica nervina, antiossidante (cerebrale), immunomodulante, antinfiammatoria, sedativa, diuretica.

Il suo uso è circoscritto alla medicina ayurvedica.


Benefici

Effetto sedativo

La frazione attiva della Bacopa agisce sull’organismo in modo rilassante, sullo stesso modello della cloropromazina, ma decisamente più blanda, tanto da non indurre un’azione antistaminica.

Effetto menmonico

Aumenta la capacità di ricordare le informazioni di recente acquisizione, ma solamente quelle apprese durante il periodo di somministrazione della composto. Aumenta anche l’intelligenza.

Effetto diuretico

Le foglie hanno un effetto diuretico riuscendo a contrastare una semplice ritenzione urinaria o un più serio blocco urinario. Però non è indicata se si hanno problemi renali.

Effetto bronco-dilatatore

Un cataplasma a base di pianta bollita è utile in caso di bronchite o affezioni polmonari, ponendolo sul torace. Efficace anche nell’afonia e nella raucedine.

Effetto antiepilettico

La medicina ayurvedica lo utilizza per preparare il brahmi ghirta usato poi nei casi di isteria e epilessia.

Cosmetica – Anti-radicali liberi

L’azione anti-radicali liberi fa si che venga inserita nelle creme e lozioni “anti-età” proprio per la capacità di catturare e neutralizzare i radili liberi, responsabili dell’invecchiamento. Quello cosmetico è l’unico impiego possibile per questa pianta.


Bacopa monnieri: Prodotti in commercio e avvertenze

In Italia non si possono acquistare prodotti erboristici contenenti o a base di Bacopa, in quanto è una pianta proibita dal ministero della Salute (vedi avvertenza più sotto).

Controindicazioni

La Bacopa monniera ha anche molte e diverse controindicazioni:

Potenzia l’effetto ipnotico dell'esobarbitale, del pentobarbitale e dell’alcol etilico.

Sui topi, e quindi potenzialmente anche sull’uomo, causa una reversibile soppressione della spermatogenesi e della fertilità, senza però produrre apparenti effetti tossici.

Provoca interazione farmacologia anche con alcuni farmaci antiepilettici riducendone l’efficacia.

Inibisce l’azione analgesica della morfina.

Avvertenze

Il Ministero della Salute ha inserito la Bacopa monniera nell’elenco delle piante il cui utilizzo non è consentito negli integratori alimentari e, i prodotti contenenti tale pianta, non dovrebbero essere immessi in commercio.

La Bacopa monniera non può essere utilizzata nemmeno quale prodotto sfuso per preparazioni in erboristeria.


  • bacopa pianta Viene comunemente chiamata bacopa, anche se il nome scientifico è Sutera cordata, per la stretta somiglianza tra questa
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