Cannella - Cynnamomum zeylanicum

Caratteristiche della pianta

Considerata già dagli antichi una delle spezie più importanti, il Cynnamomum zeylanicum, ovvero la cannella o cinnamomo, è ancora oggi molto apprezzata dai cuochi e pasticceri per via del suo inconfondibile aroma che conferisce ai piatti un gusto raffinato.

La pianta è un sempreverde di media taglia, appartenente alla famiglia delle Lauracee.

Ha una corteccia spessa e rugosa nel fusto, liscia giallo-fulva e con cicatrici fogliari quella dei giovani rami.

Le foglie sono opposte, o raramente alternate, intere e picciolate, dure, ovali e di un bel verde brillante e lucente sulla pagina superiore, più chiare in quella inferiore e solcate da evidenti nervature che corrono quasi parallele tra loro da un’estremità all’altra della foglia.

I fiori sono piccoli e verdini-bianco-giallastri, di odore sgradevole e raccolti numerosi in infiorescenze cimose.

Il frutto è una drupa a seme senza albume.

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Coltivazione e origine

Conosciuta anche come cannella di Ceylon in quanto originaria dell’omonima isola (Sri Lanka), ne parla uno scrittore arabo già nel 1275.

Nel 1770 gli olandesi cominciarono a coltivarla con tanto successo da riuscire a soddisfare l’intera domanda europea.

Cresce spontanea in India meridionale, Malaysia e naturalmente Ceylon, viene coltivata in India, Giamaica, Brasile, nelle Seicelle e in altre regioni tropicali.

Essendo originaria delle zone indocinesi, predilige un clima subtropicale, dove vi sia un alto tasso di umidità e una temperatura sufficientemente elevata.

Predilige terreni abbastanza umidi, ricchi di humus, sciolti e profondi. Fondamentale che siano terreni ben drenati poichè possono soffrire di marciumi radicali. Se coltivata in Italia, soffrire di defogliazione per carenze di umidità ambientale, a cui si sopperisce con nebulizzando l’acqua.

In primavera è possibile seminare i piccoli semi scuri, che in genere germogliano abbastanza rapidamente; a volte le giovani piante vengono coltivate come piante da appartamento prima che diventino troppo grandi.

Parti utilizzate

Viene utilizzata la corteccia dei rami degli alberi di circa 3 anni, e più precisamente la cosiddetta seconda corteccia, essiccata all’ombra e l’olio essenziale.

Spesso in cucina si impiega solamente il tipo in polvere, che per alcuni usi è certamente più pratica, ma la vera cannella è quella cosiddetta “in canna” . Viene chiamata così perché il suo aspetto è proprio quello di una cannuccia color nocciola, formata da tanti profumati tubicini inseriti uno dentro l’altro. Anche se più verosimilmente assomiglia sia per forma che colorazione ad una antica pergamena arrotolata (in miniatura).

tecniche di raccolta

I giovani rami degli alberi vengono incisi e le loro cortecce asportate e fatte seccare all’aria. Durante il processo di essiccamento prendono la classica forma arrotolata, simile a delle sigarette.

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Proprietà e uso nella storia

E’ citata nella bibbia come ingrediente per la preparazione dell’unguento della consacrazione, ma anche come afrodisiaco (libro dei proverbi): "ho profumato il mio letto con mirra, aloe e cinnamomo...vieni inebriamoci d'amore fino all'aurora e godiamo le delizie del piacere..."

Era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata dai greci e dai romani; pare che, quando morì la moglie Poppea, Nerone ne fece bruciare una quantità di cinnamomo spropositata.

Adoperata abbondantemente anche nel Medio Evo, quasi esclusivamente dai ricchi dato il suo costo esorbitante. Venivano cosparse le carne fresche, sfruttando le proprietà antiputride, oppure usata in cucina ufficialmente per il suo inteso sapore, ma in verità a quel tempo veniva impiegata assieme ad altre energiche spezie come il peperoncino, il pepe o il rosmarino, per mascherare il sapore della carne già in fase di putrefazione (non esistevano frigoriferi o congelatori).

I principi attivi nell'olio essenziale sono i tannini, le mucillagini, acido cinnamico, eugenolo, terpenici, canfora e oltre 50 composti aromatici.


Benefici

Azione aromatica, astringente, antisettica, carminativa; ha anche eccellenti qualità disinfettanti e antiputride.

È usata nella cura del vomito e nausea.

L’azione come stimolante generale dei suoi preparati viene sfruttata negli stati di abbattimento psicofisico, ma anche nelle atonie gastriche, come stimolante intestinale, nelle flatulenze e meteorismi (gas intestinali e gonfiori di stomaco).

È un potente tonico, in grado di stimolare due delle più importanti funzioni dell’organismo: la respirazione, che viene accelerata al pari dei battiti cardiaci, e la circolazione, difatti si friziona l’olio essenziale sulla pelle per aumentarne la circolazione periferica.

Da sempre aggiunta a decotti, infusi ed elisir, per aiutare la digestione, combattere l’influenza, l’anemia e la debolezza.

L'olio essenziale di cannella ha anche una forte attività antimicotica.

In liquoreria viene utilizzato l’olio essenziale o le bacchette essiccate (in infusione) come insaporente.

L’uso in profumeria è limitato.


Cannella: Prodotti in commercio ed avvertenze

Prodotti in commercio

La più pregiata, viene posta in commercio in frammenti arrotolati, cilindrici, di colore aranciato pallido. Naturalmente deve essere conservata in involucri sigillati o recipienti chiusi.

I frammenti staccatesi o le canne di dimensioni non adeguate vengono triturate e messe in commercio come polvere.

Si può trovare anche l’olio essenziale, ma il suo uso è meno frequente.

Controindicazioni

Nessuna.

Avvertenze

Ad alte dosi è convulsivante.

A volte può essere mischiata o sostituita (per lo più nelle polveri) con un altro tipo di cannella, quella ricavata dal Cinnamomum cassia (famiglia delle Fabaceae), o cannella cinese, la cui corteccia essiccata è più rugosa e spessa, e il colore è grigiastro. L’aroma è meno intenso e quindi la qualità è inferiore rispetto a quella di Ceylon.

Trattandosi di una pianta officinale fortemente aromatica, se ne consiglia l’uso con moderazione.


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