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Il cardo dei lanaioli è molto diffuso sulle coste del Mediterraneo, anche quelle africane, con alcuni insediamenti nelle zone interne, ma senza mai arrivare in regioni troppo fredde.
È abbastanza probabile trovarla in luoghi pietrosi, nei fossati e lungo il ciglio delle strade di campagna.La coltivazione di questa specie di cardo può avvenire direttamente in campo a partire dai semi. Il tempo ideale è febbraio-marzo, cosi si possono raccogliere le infruttescenze secche ad agosto dell’anno successivo.Oppure si utilizza il semenzaio, seminando in primavera e ponendo in campo le piantine già nel settembre successivo.Una posizione in pieno sole è ideale; il terreno prediletto è quello calcareo, ma non disdegna di crescere anche se composizione è differente.Parti utilizzate La droga di questa pianta sono le radici e le foglie.Le radici hanno il loro tempo balsamico a fine estate, tra settembre e ottobre. Si raccolgono, pulendole dalle impurità, e si tagliano prima di metterle ad essiccare all’aria aperta ma non sotto il sole. Una volta che hanno perso l’acqua, si conservano in recipienti ben chiusi.Le foglie invece, si raccolgono poco prima della formazione dello scapo floreale, quando sono alla loro massima produzione di componenti, che poi andranno ad essere consumati per la crescita dello scapo.La conservazione delle foglie può avvenire in sacchetti o in confezioni traspiranti pronti per la vendita.Tecniche di raccoltaLa raccolta si fa a mano andando alla ricerca della pianta in campagna oppure sul campo in cui è coltivata, ma in questo caso è per raccolta dei garzi da utilizzare nell’industria manifatturiera. KTC fritto croccante Cipolle - 1 x 400g Prezzo: in offerta su Amazon a: 11,91€ |
Una delle prime testimonianze dell’utilizzo di questa pianta risale al 812 d.C. da nientemeno che Carlo Magno, che nei Capitolari, incoraggia la sua coltivazione nell’orto di famiglia.
In passato veniva usata come depurativo e diuretico, nonché a scopo alimentare durante i periodi di carestia, quando venivano bollite le foglie basali, ovvero quelle più tenere.Un utilizzo più “medico” era quello del suo uso contro la pelle screpolata e nella cura delle fistole anali.Alcuni autori antichi consigliavano l’infuso di radice per rafforzare lo stomaco e come aperitivo per stimolare l’appetito. Altri, invece, lo suggerivano per eliminare i problemi del fegato, ad esempio come rimedio contro l'ittero.L’uso principale però fu quello nella cardatura della lana, da qui il suo nome di cardo dei lanaioli. I suoi capolini spinosi venivano sfruttati per cardare la lana, poi abbandonati dall’introduzione dei macchinari in tempi più moderni. Però ancora oggi, esistono delle aziende specializzate che continuato ad sfruttarla per questo scopo. Non cardano più la lana, ma garzano, ovvero attraverso una lavorazione speciale, creano una impercettibile peluria nei tessuti di pregiati e costosi tappeti, ma anche nei panni per i tavoli da biliardo. Insomma un semplice pianta per prodotti raffinati. Principi attivi L’elemento più interessante tra i principi attivi è il glucoside scabioside, ma oltre questo troviamo anche triterpeni, iridoidi, fenoli e alcaloidi.Poi troviamo anche delle sostanze tanniche, sali di potassio, inulina e coloranti.È una pianta che difficilmente si utilizza in erboristeria dato che le sue proprietà sono talmente blande da non essere nemmeno considerate.
Gli si ascrivono però proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative, digestive.I problemi più comuni che vengono trattati con il Dipsacus sono gli eczemi, l’iperazotemia, orticarie, bruciori delle vie urinarie e oliguria, ovvero una diminuzione della funzione urinaria.Prodotti in commercioProbabile la sua presenza in qualche miscela per tisane, digestive o diuretiche o depurative.Si possono trovare anche pezzi di radice sfusi per la preparazione di decotti, che devono essere al 5% con una bollitura di 8 minuti; oppure flaconcini di estratto fluido o tintura.Di produzione casalinga invece il vino al cardo: si pone la pianta a macerare nel vino, per produrre una sorta di vino speziato saturato dei principi attivi della pianta.ControindicazioniNessunaAvvertenzeNessuna
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