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L’origine della cipolla è stata individuata nell’Asia centrale e orientale. Alcuni addirittura la collocano nelle regioni dell’antica Persia. Sta di fatto che oggi è diffusa e coltivata in ogni continente (in America fu importata da Colombo).
La semina delle cipolle può avvenire in tre periodi distinti. Con la semina estiva, tra fine agosto e metà settembre, si avrà un raccolto primaverile, con i bulbi destinati al consumo fresco. Mentre se si semina a fine gennaio e inizio febbraio, allora per giugno si otterranno cipolle di media grandezza. Infine con la semina invernale, cioè a febbraio – marzo, le cipolle si raccoglieranno ad agosto e saranno quelle destinate ad essere immagazzinate e messe in commercio nel lungo periodo.Come si può notare la cipolla è una pianta che non teme il freddo è può essere seminata in qualsiasi periodo. Infatti le basse temperature bloccano solamente la crescita della pianta, senza farla soffrire. Può germinare addirittura a 0°. Parti utilizzate Si utilizza il bulbo fresco. In ambito culinario lo si usa per lo più da cotto.Tecniche di raccoltaPer una coltivazione non estensiva, basta tirare con le mani il fusto per estirpare il bulbo, che già risulta essere semiscoperto. Eventualmente i fusti non vengono tagliati per poter essere meglio legati tra di loro e portati via a mazzi, oppure vengono messi in delle ceste.Nelle estensioni commerciali di una certa importanza, allora si interviene mediante scavatrici, che estirpano le cipolle e che poi vengono deposte al lato, dove rimangano tra i 5 e i 7 giorni, affinché si secchino le foglie. Successivamente, delle macchine raccoglitrici progettate per lo scopo, prelevano i bulbi riponendoli negli imballaggi per il trasporto. BIOKYMA tintura madre SPIREA OLMARIA sommità fiorite (Spiraea ulmaria L.) (50ml) Prezzo: in offerta su Amazon a: 12€ |
Conosciuta come alimento sin dall’antichità, Plutarco non la consigliava per i palati fini.
Omero invece scrive “cipolla per bere” nella cena di Nestore.Anche gli antichi egizi la conoscevano e l’avevano consacrata a Iside.Nel 1585 un medico e botanico del tempo, Castore Durante, pubblico l’ Herbario novo sull’utilizzo delle piante medicinali dell'Europa e delle Indie Orientali ed Occidentali. A proposito della cipolla descrisse metodi di utilizzo alquanto bizzarri, e con ogni probabilità anche dannosi: “il succo di cipolla mese negli occhi con mele, ne leva i fiocchi e le caligini e le cateratte e rischiare la vista… tirato su per il naso purga la testa… fattone supposte guarisce le morici e provoca i mestrui..”Antonio Francesco Campana, medico che visse a cavallo del ‘700 e ‘800, la consigliava per trattare le bruciature.Principi attiviIl bulbo contiene dei fruttosani ricchi di sali di potassio, zuccheri riduttori, ma anche saccarosio (che da il sapore dolciastro quando vengono cotti).È presente anche un olio essenziale con n-propil e propil solfossidi, acidi sulfeici, tiasulfinati e il principio lacrimogeno volatile che è composto da disolfuro di allile-propile (il composto che stimola la diuresi), tiolo propionico, alliina e allicina.Inoltre sono presenti acido glicolico, polifenoli, flavonoidi, nonché fitosteroli e vitamina A e C.Diuretica
L’azione diuretica della cipolla è data dalla presenza di solfuri, esattamente disolfuro di allile proprie, che è anche il responsabile della lacrimazione quando le si affettano. Infatti è un composto che non è presente nel bulbo intero, ma sono se viene a contatto con l’aria.Vermifuga – Battericida – Antifunginea.Sono tre azioni strettamente correlate tra di loro e alla presenza dei soliti solfuri: solfuro di allile, allicina e alliina. Per ottenere questi effetti, bisogna che la cipolla venga consumata fresca, in quanto la cottura degrada i composti sopra citati, oltre che essere tagliuzzata affinché avvenga la reazione che li produce.L’azione vermifuga viene esplicata internamente, a livello intestinale, mentre quella antifunginea esternamente, sull’epidermide. La battericida, invece, è bivalente: è esplicata sia internamente che esternamente.CicatrizzanteHa un lieve potere cicatrizzante, ma più interessante è la scoperta della capacità di ridurre le cicatrici ipertrofiche. Si è notato infatti che gel contenente cipolla, pentaglicani e allantoina, applicato topicamente per due volte al giorno per un mese, porta alla netta riduzione delle cicatrici ipertrofiche (tessuto cicatriziale in esubero all'interno dei confini della cicatrice) e cheloidi (vera e propria neoformazione, spessa, arrossata, pruriginosa che ha origine da una cicatrice), in quanto riduce la formazione di nuovi vasi (neoangiogenesi) quando non sono più necessari.Ipoglicemizzante La cipolla ha la capacità di abbassare il livello ematico di glucosio. La sua azione non è però cosi intensa da dover essere posta sotto controllo, nemmeno per chi è affetto da diabete.IpocolesterolemizzanteTiene sotto controllo i livelli di colesterolo. Prodotti in commercioIn commercio si trovano bulbi freschi pronti per essere consumati a crudo o a cotto in ambito culinario.Praticamente assente in campo erboristicoControindicazioniNessuna, tanto che anche i diabetici possono mangiarne senza alcun pericolo.AvvertenzeNessuna
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