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È una albero originario dell’Australia, quindi si può dire di recente scoperta. Però è già diffuso in molte parti del mondo grazie alla sua capacità di acclimatarsi nelle regioni temperate: Europa meridionale, Sud America, ma anche California e Indocina.
In Italia la sua diffusione è stata facilitata dalla falsa credenza che fosse un albero capace di bonificare naturalmente le zone paludose, data la sua avidità per l’acqua.Essendo una pianta proveniente da un paese particolarmente caldo, teme il freddo. Non ha particolari esigenze di terreno, ma predilige quelli paludosi o acquitrinosi.Spesso usato come albero frangivento per la sua rapida crescita, anche se svolge bene quel compito non è di certo la scelta migliore in quando tende ad impoverire il terreno, soprattutto di acqua. Parti utilizzate Si utilizzano le foglie delle piante ormai adulte, in quanto l’olio essenziale che se ne ricava risulta essere uguale da pianta a pianta, mentre nei giocavano esemplari, questo tende ad avere diverse percentuali dei componenti, prima di stabilizzarsi.Tecniche di raccoltaLe tecniche di raccolta prevedono il taglio dei rami sui quali ci sono le foglie, che poi vengono staccate una ad una. Nell’operazione bisogna far attenzione a non rompere le foglie, o almeno il meno possibile, dato che in questa maniera si perde dell’essenza.Le foglie poi vanno lavorate con un distillatore in corrente di vapore per estrarne l’olio essenziale contenuto nei granuli intrafogliari. La sua presenza è quella di un liquido chiaro, da incolore a giallo paglierino, con un intenso e acre odore di eucaliptolo. Corniolo sanguinello, Cornus Mas, Albero 10 Semi Prezzo: in offerta su Amazon a: 12,65€ |
Gli aborigeni australiani masticavano le radici di eucalipto per dissetarsi, dato il loro alto contenuto in acqua.
A metà ‘800 circa, un equipaggio di una nave al largo delle coste australiane si ammalò, mostrando tra i sintomi una febbre alta. Vennero curati con infusi di eucalipto, e cosi in Europa si sparse la notizia che era febbrifugo. Ai primi del ‘900 era diffuso l’uso della pianta come febbrifugo, oltre che astringenti ed emostatiche, in modo particolare contro la malaria. Un esempio di ciò sono i padri trappisti che ne piantarono circa 200 mila nella vecchia zona di Roma chiamata “La Tomba di Roma” (perché infestata da casi di malaria), nei pressi della abbazia delle Tre Fontane, sulla via Laurentina.descrizione dei componentiLa principale molecola dell’olio essenziale estratto dall’eucaliptus è 1-8 cineolo, ribattezzato eucaliptolo, che arriva a superare anche il 70% del contenuto.Si trovano anche monoterpeni e sesquiterpeni, come α e β pinene, canfene, globulolo; composti aldeidici come l’aldeide butirrica, l’aldeide valerianica e l’aldeide capronica; flavonoidi (rutina e quercetina), fitosteroli, acido glicolico, acido glicemico, acido ursolico, acido oleanolico e caffeico.Effetti e proprietà
Espettorante L’azione principale e più conosciuta dell’eucaliptus è quella espettorante, balsamica. Viene frequentemente usato nelle affezioni delle vie respiratorie con o senza presenza di catarri, come nelle faringiti, bronchiti, raffreddori, riniti e asma..AntibattericaLa presenza dell’eucaliptolo conferisce anche una azione antibatterica, che si esplica negli stati infiammatori interni sia a livello bronchiale, unitamente all’azione espettorante – balsamica, ma anche al livello urogenitale.Sotto forma di pomate o olio diluito è efficace anche contro dermatiti e disinfezione generale della cute, lasciando poi una piacevole sensazione di freschezza. Prodotti in commercioIn commercio è molto diffuso l’olio essenziale, che ricordiamo prima di essere utilizzato deve essere diluito.All’olio essenziale seguono, per utilizzo, gli alcoolati, gli estratti molle e fluido e la tintura.Poco usate le foglie triturate per infusi e tisane. E se anche non si dovessero trovare, vista l’ampia diffusione sul territorio di questa pianta, si possono facilmente andare raccogliere.ControindicazioniNon assumere se si sta seguendo una terapia ipoglicemizzante in quanto potrebbe andare a interferire sull’azione.AvvertenzeAd alte dosi e non diluito, l’olio essenziale risulta essere tossico e può portare a nausea, vomito, vertigini, ma anche dermatiti.L’ingestione di dosi superiori a 30 ml ha portato ad alcuni casi di morte.
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