Fumaria

Caratteristiche della pianta

Con il nome fumaria si intende generalmente la pianta che botanicamente è chiamata Fumaria officinalis L., anche se il termine indica tutto un Genere.

La pianta deve il proprio nome al fatto che ha un odore che ricorda quello del fumo; inoltre il suo succo fa lacrimare gli occhi alla stessa maniera del fumo.

In gergo è chiamata anche fumosterno, fiele della terra, fuomoterra, erba calderuggia, erba acetina, erba fummajoea, pittagaletti, giverdan, pej d’gallina, siringa salvaja, carabinazzi, pitrusinu sarvaggiu, fumadigu, poddineddu arrubiu, casucottu.

In inglese la chiamano fumitory, in francese è la fumeterre o pied de geline; in tedesco la echter erdrauch o feld-naute, in spagnolo la fumisterre o fumaria.

È una pianta erbacea annuale o biennale, sia coltivata che spontanea. È alta poco più di 30 centimetri a cause del portamento prostrato del caule, robusto ma leggermente flessibile, e molto ramificato.

La lunga radice è sottile e di forma conica.

Le foglie alterne sono bi o tripennatosette. La loro divisione è in lobi stretti, oblunghi ma lineari e acuti. La loro colorazione è molto particolare, verde-blu. Inoltre sono ricoperte da una pruina.

I fiori sono di color porpora tenue o rosa, raccolti in florescenze terminali a grappolo. La corolla è irregolare, di forma bilabiata con il petalo superiore carenato munito di uno sperone, che gli da l’aspetto alquanto caratteristico di becco di anatra. quello dorsale è compresso; chiudono due petali laterali.

Il frutto è una drupa carnosa, ma che tende a seccarsi. È indeiscente, compresso e percorso da una nervatura per ogni costa. All’interno è presente un solo singolo seme.

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Coltivazione e origine

È di origine Euro-asiatica, non ben precisa, ma ampiamente diffusa allo stato spontaneo in entrambi i continenti. Oggi la si trova anche in nord America e nelle zone medio orientali.

Predilige crescere su vecchi muri e lungo le rocce, ma anche nei campi coltivati, dove spesso è considerata come malerba. L’altitudine varia dalle zone pianeggianti a quelle collinari fino ai piedi delle prime montagne.

Pianta rustica e adattabile non ha bisogno di particolari cure per crescere, infatti come abbiamo già detto è spesso considerata una malerba invasiva da estirpare tra le colture di maggior pregio.

Parti utilizzate

Della pianta si utilizzano le parti aeree, che devono essere raccolta durante il periodo della fioritura. Ovviamente, trattando si parti aeree, nella droga sono comprese anche le sommità fiorite.

tecniche di raccolta

Non esiste una vera e propria tecnica per la raccolta della pianta, che non è così tanto coltivata da aver indotto uno sviluppo di specifici macchinari per la sua raccolta.

Essendo erbacea e dovendo raccogliere le parti aeree, si possono usare dei falcetti e delle forbici da potatura. La ridotta altezza, e anche irregolarità nella crescita tra i vari individui, rende impossibile l’uso di mezzi meccanici automatizzati

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Proprietà e uso nella storia

Dall’osservazione del fatto che il suo succo fa lacrimare, Dioscoride e Plinio la raccomandavano ai loro contemporanei per purificare gli occhi e guarirli da eventuali problemi, come le congiuntiviti.

Solo nel 1500 si scopre che è di aiuto all’apparato digerente, infatti “conforta il Fumus terrae lo stomaco, fegato e tutte le interiora, corroba le membra mollificate” (Mattioli).

Nel 1800 si continua ad indicarla per i trattamenti riguardanti fegato e stomaco, ma in più gli viene attribuita un’attività antiscorbutica e antiscabbia.

descrizione dei principi attivi

I principali principi attivi della fumaria sono gli alcaloidi specifici isochinolinici, circa una trentina, tra cui la protopina e la fumariina.

Si trovano anche dell’acido fumarico, la captisina, sostanze amare e altre resinose. Mucillagini, olio etereo e sali minerali, soprattutto di potassio.


Fumaria: Benefici e avvertenze

Coleretico

La fumaria è una pianta ad azione coleretica specifica straordinaria. Ha infatti la capacità di agire sulla produzione di bile quando questa è insufficiente o sotto la norma, e al contempo stesso può inibire la sua produzione quando vi è un suo eccessivo rilascio. Se invece si ha regolare produzione, la fumaria non interviene.

Spasmolitico

È inoltre dotata di una leggera azione spasmolitica che agisce con maggior efficacia sulla muscolatura liscia del tratto superiore del tubo digerente

Contro acne e dermatiti

Per uso esterno, impacchi con le tisane e decotti di fumaria tornano utili in presenza di problemi acneici o di dermatiti, anche per la psoriasi. La sua efficacia in questo caso è data dalla presenza dell’acido fumarico, impiegato in alcune specialità dermatologiche.

Prodotti in commercio

I prodotti a base di fumaria andrebbero acquistati presso erboristerie di fiducia e soprattutto scegliendo quelli in cui siano ben dichiarati i dosaggi e le indicazioni generali, cosa che accade con le aziende produttrici serie.

Sono acquistabili estratti liquidi, sia acquosi che alcolici, che estratti secchi. Questi ultimi sono da preferire più per la loro lunga durata che l’effettivo miglior azione.

Non si trova invece la pianta fresca per la preparazione di tisane e infusi, ma ce la si può procurare facilmente cercandola nelle campagne attorno alle città.

Controindicazioni

Non assumere in concomitanza di farmaci sedativi a causa di probabile interazione.

Avvertenze

È una pianta da usare con molta cautela poiché non vi sono ancora dati farmacologici e soprattutto clinici sufficienti.

Può produrre effetti tossici in caso di uso olftamico.

Data la presenza di alcaloidi non eccedere con l’uso e consultare il medico.



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