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L’origine di questa erba è stata individuata nell’area orientale del Mediterraneo, anche se poi si è velocemente diffusa per tutto il bacino. Ora la si ritrova un po’ in tutto il mondo.
I luoghi più comuni dove trovarla sono ai margini dei boschi e nel sotto bosco, ma non è raro che si sviluppi anche lungo i fossati e le siepi se riesce ad trovare una zona adeguatamente ombreggiata.Si riproduce facilmente per talea, ma anche mettendo a dimora i cespi che già presentano radici e primi germogli; altro modo, ma più lungo, per la sua propagazione è la semina. Questa è preferibile se la si coltiva a casa, in vaso, oppure in semenzaio. La coltivazione in vaso può dare soddisfacenti risultati senza particolari cure, cosa che può avvenire ovviamente anche in pieno campo, come nelle coltivazioni estensive, dove però c’è bisogno di qualche accorgimento in più. Parti utilizzateFoglie e sommità fiorite sono le parti della pianta che vengono raccolte per essere utilizzate in erboristeria. Il tempo balsamico per la raccolta è all’inizio della primavera e si protrae anche quando questa è inoltrata. Si evita di raccogliere in estate quando ormai i principi attivi stanno scomparendo.tecniche di raccoltaLa raccolta avviene con l’ausilio di macchinari automatizzati che tagliano direttamente foglie e sommità fiorite. La legge ammette una certa quantità di steli, ma bisogna poi fare un’ispezione del raccolto per accertarsi che questa non sia stata superata. Health Embassy Agrimonia Comune Erba (Agrimonia Eupatoria L) / Agrimony Herb, 100g Prezzo: in offerta su Amazon a: 12,47€ |
Conosciuta sia dagli antichi greci che romani, la melissa non ha mai rivestito un ruolo di primo piano nella loro vita; anzi spesso non veniva nemmeno presa in considerazione, tanto che sono rari i testi in cui è descritto un suo utilizzo.
È solo nel Medioevo, però, che inizi la sua ascesa come pianta erboristica. In questi secoli, si osserva che il suo infuso riesce a rilassare la mente e viene quindi indicata, giustamente, nelle nevrosi.Nel XVII secolo, i carmelitani scalzi, esperti conoscitori delle erbe medicinali, creano una bevanda di varie erbe, che da tutti veniva definita come miracolosa, e che veniva chiamata semplicemente “Acqua dei Carmelitani scalzi”. Indicata pure in questo caso come sedativo, anche se poi la modalità d’azione riferita, non era propriamente la più giusta: “buon rimedio per la malattie, che provengono dalla corruzione d’umore, mandandosi fuori per traspirazione ò per urina… ”Il medico naturalista del secolo scorsa, Antonio Campana, attribuiva alla pianta e all’acqua che se ne distillava, proprietà stomachiche e antisteriche.descrizione dei principi attiviL’odore di limone non è casuale. Anche nella composizione del fitocomplesso si trovano molte sostanze tipiche dell’agrume giallo. In modo particolare questa somiglianza si riscontra nell’olio essenziale che contiene citrale (costituisce fino al 30% dell’olio ed è il principale responsabile dell’odore di limone), pinene, citronellale, geraniolo, linalolo, citranellolo; mono e sesquiterpeni.Olio essenziale, che pur rimanendo il punto di forza di questa pianta, risulta essere piuttosto scarso, infatti se ne riesce ad estrarre solamente dallo 0,02 al massimo 2%, se tutte le condizioni di crescita sono ottimali.Sedativa
L’azione principe di questa pianta è l’effetto sedativo sul sistema nervoso. Ha una azione talmente ampia che l’uso della melissa è consigliato sia negli stati ansiosi cosi come nell’insonnia. AntiulceraInteressante ed efficace è l’uso secondario come antiulcera da nervi. Al giorno d’oggi molte persone soffrono di ulcera scatenata dalle preoccupazione della vita quotidiana, dallo stress. La melissa con la sua azione sedativa, riesce a “calmare” anche lo stomaco, impedendogli di rilasciare smodatamente acido gastrico, che causa appunto i bruciore di stomaco e ulcere nervose. L’azione poi risulta ancora più efficace grazie alla presenza delle mucillagini, che creano come un velo protettivo attorno alla mucosa dello stomaco, proteggendolo dall’acido in eccesso.AntiviraleLa presenza degli acidi organici e di un tannino catechinico, donano alla melissa un’interessante proprietà antivirale e antibatterica. Risultati clinici hanno messo in evidenza come sia particolarmente efficace nel trattamento dei virus dell’herpes. Prodotti in commercioEssendo una pianta molto usata in erboristeria, si possono acquistare prodotti in quasi tutte le formulazioni galeniche. Scontata la produzione di polvere o triturazioni di foglie essiccate per la preparazione di infusi o decotti, sia come singolo componente sia come componente principale nelle miscele.Un’altra forma molto utilizzata è quella della tintura e dell’estratto, sia secco che fluido.In boccette di vetro scuro, invece, si trova l’olio essenziale di melissa.Raramente si trova a formare compresse o polvere per le capsule.In alcuni casi si trova aggiunta al tabacco da pipa per aromatizzarlo e per mascherarne l’odore acre. ControindicazioniNon risultano controindicazioni nell’assunzione di melissa.AvvertenzeData la sua somiglianza sia per odore che per attività, può essere sofisticata con la più economica citronella o melissa indiana, il Cymbopong, che essendo una graminacea potrebbe scatenare reazioni allergiche nei soggetti sensibili. Fare attenzione all’eventuale presenza della scritta “Spiritus melissae compositus”: trattasi di olio essenziale composto da melissa e Cymbopong: legale ma non vendibile come esclusivo olio di melissa.
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