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L'aneto non vanta solo un sapore deciso e caratteristico, ma anche diverse proprietà benefiche che ne arricchiscono il valore e ne favoriscono l'utilizzo in cucina. L'aneto è, innanzitutto, un alleato dello stomaco e del tratto intestinale: si tratta di una sostanza carminativa e antispasmodica, utile per intervenire con rimedi naturali contro i dolori e gli spasmi legati alle coliche o ai crampi allo stomaco. Esso viene sfruttato anche per contrastare l'alitosi. L'aneto è anche diuretico e depurativo per l'organismo: il suo utilizzo all'interno di un regime disintossicante favorisce la depurazione dalle tossine e l'eliminazione della cellulite, legata all'accumulo di liquidi in eccesso. Favorendo la digestione, l'aneto può essere sfruttato anche per la preparazione di infusi e tisane da assumere in seguito ai pasti e, soprattutto, prima di andare a dormire, per un sonno riposato e non disturbato da eventuali difficoltà digestive. Sotto forma di impacchi, invece, l'aneto trova utilizzo come ingrediente base per impacchi totalmente naturali alle unghie, le quali ne risultano rinforzate e meno tendenti a sfaldarsi.
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Gli impacchi e le tisane sono strumenti preziosi per la lotta a piccoli disturbi del corpo in modo naturale, ma l'utilizzo dell'aneto non si esaurisce qui: questo elemento incredibilmente versatile è anche una gustosissima spezia che proprio in cucina trova la sua massima diffusione, aiutando ad arricchire i pasti non solo di salute, ma anche di gusto. E' difficile identificare soltanto alcuni ambiti nei quali utilizzare l'aneto, in quanto le diverse tradizioni europee e indiane prevedono moltissimi usi diversi. Ad esempio, nel Nord Europa l'aneto è molto utilizzato per insaporire le verdure sottolio, il pesce e in particolare il salmone, le uova, le patate e le zuppe. In Grecia, invece, non è raro trovare pane all'aneto, così come già si usava secoli e secoli fa. L'aneto si trova anche in legumi o come insaporitore per formaggi come la feta. Una spolverata di aneto può arricchire di gusto anche pietanze molto salutari, come le verdure bollite, oppure su carni preparate alla griglia. L'aneto attraversa ogni fase del pasto: esso non è raro nemmeno come ingrediente principale per la preparazione di liquori digestivi, oppure di olio d'oliva e aceto in versione aromatizzata: il sapore intenso lo rende un ingrediente immediatamente riconoscibile e apprezzabile in diverse forme e utilizzi, mentre le sue proprie benefiche non possono che essere considerate un valore aggiunto.
Nonostante i molti aspetti positivi dell'aneto, occorre fare attenzione ad alcuni effetti collaterali che potrebbero causare dei problemi ai soggetti particolarmente sensibili. L'aneto deve essere evitato in caso di ipersensibilità ai suoi principi attivi, con conseguente reazione allergica che può essere anche violenta. Questa sostanza dovrebbe venire evitata anche da tutte le donne in fase di gravidanza e di allattamento, nonché da chi soffre di ansia e di epilessia. Proprio perché tende ad abbassare la pressione, l'aneto è controindicato per coloro che già sono caratterizzati per natura da pressione bassa, mentre molta precauzione deve essere adottata in estate, qualora ci si prepari a lunghe esposizioni al sole: in tal caso l'aneto può rendere la pelle troppo sensibile e causare degli spiacevoli effetti collaterali. Per la stessa ragione, l'aneto va evitato durante i periodi di assunzione di medicinali dagli effetti fotosensibilizzanti. Per tutti gli altri, l'assunzione può avvenire tranquillamente, nel rispetto delle dosi consigliate: meglio non superare i tre grammi di semi al giorno e le due tisane al giorno, alternando dei periodi di mancata assunzione.
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