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Pianta originaria dell’Africa Occidentale ed equatoriale, prende il nome dal luogo dove per prima si è scoperta, e dove cresce con maggior rigoglio, ovvero lungo il fiume Calabar.
È stata trapiantata con successo in Brasile ed in India, che insieme alle zone tra Nigeria e Camerun, sono i luoghi di maggior produzione. La coltivazione della fave del calabar abbisogna di un clima equatoriale, molto umido e caldo. La coltivazione di questa pianta avviene per lo più per scopi di estrazione farmaceutica e scientifica del principio attivo fisostigmina.Parti utilizzate Della fava del Calabar si utilizzano esclusivamente i semi.Tecniche di raccoltaVista la grandezza dei frutti, la loro raccolta avviene a mano. Dopo di che se ne estraggono i semi, che posso essere mandati direttamente alla lavorazione oppure conservati per essere utilizzati in seguito. UN.LOBELIA INFLATA 5CH Prezzo: in offerta su Amazon a: 13,61€ |
Alcune tribù che vivono lungo la costa del Golfo di Guinea nell’Africa Occidentale, la usavano per le ordalie dette anche “Giudizio di Dio”, ovvero delle prove insensate il cui risultato svelava la colpevolezza (morte) o innocenza (vita) dell’imputato secondo la volontà Divina. Chi era sottoposto a questo giudizio, doveva mangiare i semi di questa pianta. Poiché i semi della fava del Calabar sono anche emetici, ovvero inducono il vomito, c’era possibilità che questo effetto sopraggiungesse prima della paralisi respiratoria e quindi salvare il malcapitato. Non senza sofferenza…
Un altro uso era quello paralizzante per la caccia. I semi venivano pestasti fino a diventare polvere, per poi venir cosparsa sulle punte delle frecce per la caccia in quantità sufficiente (molto poca) perché l’animale colpito venisse ucciso per paralisi muscolare (cuore e respirazione).Nel 1863 fu scoperto che l’alcaloide responsabile dell’azione miotica, già scoperta l’anno prima, era quello che fu chiamato fisostigmina. Quasi dieci anni dopo, nel 1935, si riuscì a produrre sinteticamente questa molecola, e fu chiamata eserina, in omaggio al nome che le tribù africane davano a questi semi, eser.Descrizione dei componentiIl principio attivo dei semi, che rendono questa pianta altamente tossica, sono degli alcaloidi indolici, il cui più rappresentativo è la fisostigmina (o eserina); altri alcaloidi presenti sono la eseramina, la eseridina, geneserina, isofisostigmina.Ma è per la presenza della fisostigmina, che viene estratta e poi salicilata per essere usata in medicina, il motivo per cui ha tanta importanza la fava del Calabar.Presenti tracce di un olio grasso formato alcuni acidi, come il palmitico, oleico e linoleico.Essendo dei semi è naturale trovarvi anche grandi concentrazioni di amido e proteine.Anticolinesterasico
Gli agonisti muscarinici, come l’eserina, sono quelle sostanza che vanno a stimolare dei particolari recettori, detti muscarinici, che controllano il sistema simpatico.Nel caso dell’eserina si ha un eccitamento del nervo vago e un paralisi del sistema simpatico.Tutto questo porta all’aumento della secrezione ghiandolare sia salivare che sudoripara, contrazione involontaria dei bronchi e della vescica urinaria. rallentamento dell'attività cardiaca e riduzione della gittata cardiaca.Sono effetti che se non sono monitorati dal medico portano alla morte, ma al contempo stesso si possono sfruttare in ambito clinico (vedi sotto).MioticoLa fisostigmina ha le stesse caratteristiche della pilocarpina (altro alcaloide miotico molto usato) ossia stimola il muscolo costrittore della pupilla, inducendo ad un restringimento del suo diametro. Inoltre provocano una diminuzione della pressione endoculare e dello spasmo del muscolo ciliare.Tutti questi effetti sono utili nel trattamento clinico del glaucoma, per il quale la fisostigmina è uno dei principali farmaci d’azione. VeterinariaIn ambito veterinario, il principio attivo viene usato come enterocinetico, ovvero per aumentare la mobilità gastrointestinale, anche se questo effetto pare sia blando e non conveniente rispetto agli effetti collaterali. Prodotti in commercioIn commercio non sono presenti alcuni preparati a base di semi di fava del Calabar in quanto il loro uso è proibito dal Ministero della Salute.Sono invece in commercio dei farmaci derivati dal suo principio attivato, ma la prescrizione per il loro utilizzo è riservato esclusivamente ai medici.ControindicazioniSoli 0,4 grammi di polvere di semi può portare alla morte.AvvertenzePianta altamente tossica: non utilizzare.È inserita nella lista del Mistero della Salute delle piante il cui inserimento nella produzione di integratori alimentari vegetali è vietato.
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