Tintura madre echinacea

Introduzione

Nel passato era una cosa straordinariamente comune utilizzare piante, erbe e specie vegetali di diverso tipo per poter curare il nostro organismo colpito da disturbi interni, oppure determinate ferite procurate in diverso modo. Certo, nel passato le cosiddette piante officinali, erano gli unici rimedi in grado di risolvere i problemi che affliggevano l’organismo, in quanto non era ancora stata inventata la cosiddetta medicina tradizionale. Oggi, invece, i farmaci sintetizzati in laboratorio sono, senza dubbio, i rimedi più utilizzati e si sono sostituito completamente a quelli naturali. Certo, la fitoterapia è ancora molto conosciuta, ma le persone che si affidano ai rimedi naturali come rimedi terapeutici per i propri disturbi sono poche rispetto a coloro che si servono dei classici farmaci. Le piante officinali sono delle particolari specie vegetali che posseggono principi attivi estremamente interessanti.

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Cos’è

Per potersi curare con le piante officinali, ovvero godere dei loro benefici e servirsene per migliorare alcuni problemi fisici e mentali, bisogna estrarre tutte le sostanze e gli elementi benefici che contengono. Esistono diversi metodi di estrazione dei principi attivi che variano a seconda del tipo di erba si vuole lavorare. Alcuni processi consistono nella macerazione, nell’estrazione con solventi di diverso tipo, da quelli acquosi a quelli alcolici o misti. Insomma, le tecniche sono davvero diverse e in seguito a questi processi si da luogo a dei preparati di diverso genere. La tintura madre è uno dei preparati più concentrati di principi attivi tanto che può essere utilizzato come base per la realizzazioni di vari prodotti fitoterapici e farmaceutici. Questo preparato si ottiene in seguito ad un accurato procedimento in cui intervengono in particolare due componenti, la droga fresca, ovvero la pianta da cui si intende estrarre il principio attivo, e il solvente.


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Caratteristiche

Una delle tinture madri più interessanti dal punto di vista dei suoi effetti sull’organismo è la tintura madre di Echinacea. La prima cosa che bisogna sapere è cosa è un’Echinacea. L’Echinacea fa parte della famiglia delle piante Asteraceae ed è una pianta perenne che trae le sue origini dai terreni del Nord America. Di questa famiglia fanno parte ben nove specie utilizzate sia in campo fitoterapico che come ornamento per il proprio giardino. Questo tipo di piante sono ricche di proprietà officinali e i loro poteri miracolosi erano ben note già a molte popolazioni del passato. Essendo una pianta tipica della zona settentrionale delle Americhe, furono gli indiani di America i primi ad utilizzare l’echinacea per le sue proprietà curative. Essi si resero conto che questa specie vegetale è un vero toccasana per la guarigione delle ferite oda eventuali morsi di animali selvatici e velenosi.


Proprietà e effetti

Per la realizzazione della tintura madre di echinacea sono utilizzati soprattutto alcune parti della pianta come i fiori e le radici, che sono le parti con maggiore concentrazione di principi attivi. In genere, la tintura madre di echinacea è utilizzata per i suoi effetti benefici e per le sue proprietà batteriostatiche. Essa, infatti, è in grado di annullare o quantomeno ridurre gli effetti di alcuni virus e batteri, compresi quelli influenzali. Un’altra importantissima azione della tintura madre in questione è quella antiinfiammatoria e ciò garantisce anche una certa protezione del sistema immunitario. Come già detto precedentemente, l’echinacea era utilizzata dalle tribù degli indiani di America per la cura delle ferite procurate, ad esempio, durante le battute di caccia o in seguito all’attacco di alcuni animali. Ancora oggi, essa, è infatti utilizzata per cicatrizzare le ferite. Questa azione di deve ad un principio attivo chiamato echinacoside che agevola il processo di guarigione delle ferite scongiurando le infezioni.


Tintura madre echinacea: Realizzazione e somministrazione

La realizzazione della tintura madre di echinacea consiste nella scelta delle parti migliori di fiori e radici. Il passo successivo da mettere in atto è la macerazione che consiste in piccoli gesti quale la preparazione del solvente e la misurazione della giusta proporzione di droga fresca in un rapporto di 1:10. Dopo un tempo di attesa di circa 15 giorni il liquido deve essere filtrato e conservato in una boccetta con contagocce in maniera tale che l’utilizzo sia più maneggevole e efficace. Per quanto riguarda, invece, la modalità di somministrazione, bisogna tenere bene a mente che la tintura madre è un preparato estremamente concentrato, ciò significa che è necessario stare attenti a non assumerne troppa in quanto ciò causerebbe degli effetti collaterali. Generalmente, come tutte le tinture madre, vengono somministrate non più di trenta o quaranta gocce da diluire in acqua per un massimo di tre volte durante la giornata e per un periodo non troppo lungo nel tempo. È molto semplice trovare questo tipo di prodotto in commercio. Basta recarsi presso la propria erboristeria di fiducia per trovare, senza dubbio, la propria tintura madre di echinacea .



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