Mal di denti

Mal di denti

Il mal di denti è uno dei malanni più diffusi al mondo, di cui bene o male chiunque ha sofferto almeno una volta nella propria vita, qualsiasi sia l’origine che l’ha provocato. È una definizione generica che viene data per un dolore diffuso ma ben localizzato, ovvero diffuso nell’area orale ma ristretto solamente nella zona dentale. Può essere un dolore leggero o acuto, ma in ogni caso è sempre un fastidio persistente che viene mal sopportato, vuoi per il dolore intenso, vuoi per la sua lunga durata nel tempo. È uno di quei pochi dolori a cui il corpo non riesce a porvi rimedio; mentre per le contusioni, le fratture o spasmi intestinali per esempio, il nostro corpo riesce a reagire anche da solo e a ritornare sano (ovviamente è meglio rivolgersi ai medici specialisti che aiuteranno il nostro corpo a guarire nella giusta maniera), il mal di denti, compresa la causa che l’ha causato, non è un problema che l’organismo riesce a superare da solo. Il medico a cui ci si deve rivolgere per curare i denti, è il famoso e famigerato dentista, o odontoiatra (da cui odontalgia, che significa mal di denti) di cui erroneamente la stragrande maggioranza della popolazione ha terrore, più per la rappresentazione che ne viene fatta alla TV, che per una vera e propria ragione.

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Principali cause del mal di denti

La principale cause del mal di denti è di natura infettiva, virale o batterica, che può dar origine a diverse malattie dentarie. Tra esse troviamo al primo posto la carie! È una processo per cui i batteri della bocca, producendo acidi nel loro metabolismo, “sciolgono” i denti. Iniziano ad erodere la parte esterna del dente (lo smalto), fino ad arrivare agli strati interni dentina e polpa dentaria. È qui che iniziano i dolori! La polpa è ricca di terminazioni nervose che sollecitate dalla carie, fanno “vedere le stelle”. Quando ci accorgiamo di avere un dente cariato per il dolore che sentiamo, allora è già troppo tardi per salvarlo. Ormai il danno è irreparabile e il dente quasi sicuramente andrà devitalizzato (ucciso, recidendo vasi sanguigni e nervi). Questa operazione è una di quelle che fanno odiare i dentisti. Per cui, come si dice, meglio prevenire, con controlli annuali, che curare.

Un’altra causa è l’ascesso, ovvero un accumulo di pus all’interno della radice o della polpa di un dente, dovuto ad una infezione che sta distruggendo la zone colpita. Il dolore è definito come forte tanto che disturba pure il riposo notturno e non è raro che sia accompagnato da gonfiore e febbre. È causato da dei batteri e per questo va combattuto anche con degli antibiotici, che devono essere prescritti dal dentista.

Infine c’è la gengivite. Le gengive sono quella parte di tessuto molle e rosato che circonda i denti. La loro irritazione e infiammazione da origine anch’esso ad un mal di denti fastidioso. In questo caso la causa è dovuta al tartaro e alla placca, che non sono stati accumulati alla base dei denti e tendono ad infiltrasi tra dente e gengiva, irritando quest’ultima. Non solo, ma anche un usa sbagliato o troppo energico dello spazzolino da denti può dar origine alla gengivite.


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Rimedi naturali

Quando si ha mal di denti, la cosa migliore da fare è andare dal dentista a farsi visitare. Questa premessa fondamentale è necessaria poiché non è possibile curare i danti con la ricetta della nonna. La Natura non ha, o almeno l’uomo non ha ancora scoperto, una pianta capace di curare i problemi ai denti. Invece sono numerose le piante che si possono adoperare per tamponare momentaneamente il problema e il dolore, nell’attesa che arriva l’appuntamento con il dentista.

Il più famoso ed efficace intervento casalingo per placare i dolore ai denti è il chiodo di garofano. Da sempre usato a tale scopo per la sua incomparabile attività analgesica che si esplica a livello dentario. Non solo si possono fare tisane o decotti per sciacqui, ma si può anche usare in modo spartano semplicemente masticandone un pezzo per qualche minuto.

Medesima azione ma decisamente più blanda è quella che ha l’Achillea. Le sue foglie contengono un fitocomplesso capace di lenire i dolori dentali più lievi.

Nei casi di semplice irritazione dovuta ad esempio a gengive sentibili o ad un uso troppo energico dello spazzolino, può essere d’aiuto l’eseguire una serie di sciacqui con soluzioni contenenti altea e malva. Entrambe hanno una leggera azione antinfiammatoria, lenitiva, che da maggiori risultati se le piante sono combinate tra di loro. Non a caso sono inserite nelle lozioni e saponi per uso orale e intimo.

Timo, salvia, menta ed eucalipto, sono le piante officinali ad ampio raggio. Anche loro possono essere d’aiuto. Il loro effetto disinfettante può essere un’arma in più per combattere i batteri e le infezioni che determinano i dolori, tant’è che sono sempre presenti in dentifrici e collutori.

La medicina popolare consiglia il buon Enrico o farinello e la acetosella per far regredire o aprire gli ascessi, ma anche i foruncoli. In pratica la loro azione è quella di ammorbidire la zona attorno all’ascesso in modo tale che questo si apra e quindi permettere ad un disinfettante a azione più energica di ripulire l’interno della cavità.

La medicina tradizionale, invece, annovera il papavero, l’artiglio del diavolo e il salice, quali piante antinfiammatorie e analgesiche. Il loro potere però è talmente forte che sono inserite tra le piante medicinali il cui uso è consentito solo da parte dei medici.



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