sciatica rimedi naturali
Sono innumerevoli i piccoli e medi malanni o acciacchi di cui soffre oggi l’uomo moderno, dovuti alle più disparate motivazioni, che però possono essere riassunte in una unica parola: noncuranza.
Si mangia in modo squilibrato sia in maniera qualitativa che quantitativa? Non importa, tanto c’è la dieta. Si dorme poco e male? Non importa, tanto si recupera dopo. Si ha dolori vari? Non importa, si prende una pasticca e il dolore passa. E cosi via. Si trova sempre una soluzione, o meglio sarebbe dire una scusa, per fare quello che più ci interessa, procedendo con la via più breve e conveniente, senza pensare alle ripercussioni che si subiranno.
Sarebbe invece opportuno per il nostro benessere generale che ci si soffermasse un po’ di più sul come trattare il nostro corpo, che finche è giovane e robusto riesce a sopportare tante fatiche, ma quando invecchia e indebolisce, sente il peso di tutti gli eccessi di cui lo abbiamo sobbarcato durante la vita.
Una delle carenze di cui oggi risentiamo è quella della cura della nostra colonna vertebrale. Su di essa grava tutto il peso del nostro busto e ci permette di stare in posizione eretta. Essa è tanto robusta e forte quanto facilmente soggetta ad usura. E quando non funziona alla perfezione sono letteralmente dolori.
Uno di questi è la sciatica, ovvero l’infiammazione del nervo sciatico, il nervo che parte dalla parte bassa della schiena, poco sopra il bacino, e arriva fino al piede. Il nervo sciatico controlla molti dei muscoli della parte bassa della gamba e garantisce la sensibilità delle cosce, delle gambe e dei piedi.
Quando questo nervo è infiammato, le suddette operazioni non sono garantite, e si manifestano intorpidimenti, fastidi e dolori di varia intensità, da lieve a lancinante, sotto forma di fitte in punti ben determinati, o di bruciori o anche di scosse elettriche improvvise. Tossire o starnutire accuiscono questi dolori.
Le zone in avvertono i dolori vanno dal gluteo fino alla coscia o più raramente al piede, a seconda della gravità. E un dolore unilaterale, cioè si manifesta solamente in un lato, moto rari i casi in cui siano infiammati entrambi i nervi sciatici, sinistro e destro.
Il dolore poi scompare dopo un periodo variabile dalle quattro alle otto settimane.
La causa fisiologica che innesca la sciatica e che quindi costringe a stare piegati in due, oppure stare sdraiati a letto nei peggiori dei casi, altro non è che una infiammazione del nervo sciatico, come già detto. Ma da cosa è data questa infiammazione? Sono diverse le cause che scatenano il colpo della strega. Tra le più comuni c’è senz’altro un sforzo estremo a carico della schiena. In nervo viene sollecitato per l’eccessivo lavoro della schiena e si infiamma, lasciandoci appunto piegati in due. A volte capita che sia semplicemente un colpo di freddo alla schiena, magari uno spiffero che batte proprio all’altezza dei reni senza accorgercene sul momento, per poi l’indomani, non riuscire ad alzarsi dal letto.
Il caso estremo e forse peggiore è la sciatica causa da un’ernia del disco, ovvero un’ernia alla schiena. In questo caso il disco intervertebrale di cartilagine si rammollisce fuoriuscendo in modo più o meno lieve a seconda dell’entità e andando a premere contro la parte superiore del nervo sciatico che corre lungo i lombi. In questo caso oltre alla postura da vecchio, si percepisce un intorpidimento continuo alla gamba del lato dell’ernia e dolori maggiori rispetto ad una semplice infiammazione.
Purtroppo i rimedi fitoterapici in casi di sciatica sono alquanto limitati, soprattutto se questa è data a causa di un’ernia. L’ernia non ha soluzione naturale e va trattata chirurgicamente, per cui la natura qui non può fare più di tanto. Il suo intervento in caso di ernia si limita ad impacchi di erbe antinfiammatorie, ma che agiscono solamente come lenitivo temporaneo, data il persistente contatto ernia-nervo.
Al contrario risultano essere molto più efficaci in caso di sciatica causata da infreddolimento o movimenti azzardati, poiché il fattore che ha causato l’infiammazione non persiste ma è stato passeggero.
Tra le pianta antinfiammatorie più efficaci ci sono senza dubbio la bosweliana e l’artiglio del diavolo. Sono tra le piante con il potere antinfiammatorio più elevato, tanto che a certe concentrazioni del principio attivo, queste divengono piante medicinali ad esclusiva prescrizione del medico o del farmacista. Tutte e tre posseggono potenti molecole capaci di ridurre l’infiammazione al pari dei farmaci FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, come per esempio il diclofenac usato spesso per combattere la sciatalgia).
Tra le tre, potremo indicare la migliore come la bosweliana, anche se di difficile reperibilità a causa della sua provenienza africana-asiatica. Oltre ad avere una azione più potente, è anche più mirata. Ovvero agisce senza bloccare la produzione di muco protettore per la mucosa gastrica, evitando cosi che vengano assunti anche dei gastroprottetori come avviene con i fans.
Anche l’artiglio del diavolo agisce bloccando la sintesi e la liberazione dei metabolici che favoriscono i processi infiammatori, che in questa maniera vanno ad esaurirsi. Il suo effetto ha bisogno di una settimana per essere constatato e di trenta giorni per raggiungere l’effetto massimo (si ricordi che stiamo sempre parlando di fitoterapia, che quindi gli effetti non sono istantanei). Il suo effetto poi si mantiene stabile nel tempo, senza dover prolungare il tempo del trattamento.
Un altro tipo di piante che possono essere impiegate nel facilitare la guarigione dalla sciatica sono le cosiddette piante rubefacenti, ovvero quelle che richiamano sangue nella parte interessata, inducendo una sensazione di calore. Tra le più conosciute ci sono senza dubbio la canfora e l’eucaliptolo, estratto dall’Eucaliptus, che spesso si trovano associati in una unica preparazione.
A tale scopo sono le piante come il rosmarino e il timo. Ottime le emulsioni di acqua con il loro olio essenziale, anche se poi il loro profumo intenso può non essere gradito in quanto tende ad essere di “pollo e patate arrosto”.
Meno conosciute ma valida alternativa quale odore sono il peperoncino e la noce moscata. Con queste piante si può preparare un macerato oleoso (esattamente come si prepara l’olio piccante che si mette sulle pietanze), da spalmare poi sulla schiena. Per rendere meno untuosa la preparazione, lo si può “mischiare” con dell’acqua. Basta ricordarsi di agitare forte immediatamente prima dell’uso poiché come si sa olio e acqua non si mischiano ma tendono a separarsi in due fasi.
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