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L'omeopatia è una risorsa preziosa alla quale fare ricorso in alternativa alle tradizionali cure farmacologiche in molti casi: non sempre, però, si tratta di una disciplina la cui applicazione può sostituire completamente il ricorso a farmaci appositi e specifici. Tale discorso vale, in particolare, per quanto riguarda malattie complesse e degenerative come l'Alzheimer. In questo caso l'omeopatia e i rimedi naturali possono essere dei validi aiuti, da abbinare alla terapia farmacologica. L'assunzione di prodotti omeopatici, in questo caso, deve avvenire sotto il controllo del medico che ha in cura il paziente e con il quale è stata stabilita una terapia: anche i prodotti omeopatici, infatti, possono creare delle interazioni con i farmaci tale da annullarne l'effetto oppure da peggiorare i sintomi anziché migliorarli. Occorre ricordare, inoltre, che i malati di Alzheimer necessitano di terapie su misura, poiché le risposte alla cura farmacologica possono variare notevolmente da paziente a paziente. Allo stesso modo, anche il ricorso all'omeopatia potrebbe avere esiti diversi a seconda del paziente e potrebbe essere necessario valutarne gli effetti alla luce di un periodo limitato di assunzione e, se necessario, cambiare il tipo di terapia e di prodotto omeopatico per individuare quelli che meglio possano rispondere alle esigenze del paziente.
Le cause che determinano l'insorgenza dell'Alzheimer possono essere diverse e non tutte sono attualmente note: è possibile che si verifichino anche più concause, mentre i fattori genetici possono costituire ulteriori predisposizioni alla malattia. In tale scenario, è difficile poter stabilire con assoluta certezza quali elementi possano favorire il rallentamento e quali possano contrastare del tutto la malattia, attualmente soggetta a ricerche. Tuttavia, vi sono alcuni elementi che, in linea generale, sono risultati efficaci sia per la cura sia per la prevenzione. In particolare si consiglia una assunzione di vitamina A, vitamina C e vitamina E, sotto forma di integratori da assumere, in caso di malattia già dichiarata, sotto il controllo del medico. Tra i rimedi offerti dalla natura, risulta efficace il ginko biloba, anch'esso in grado di fornire, tra i suoi principi attivi, importanti antiossidanti che permettono di contrastare i radicali liberi presenti in crescenti quantità nel periodo dell'invecchiamento. Calcio, colina e coenzima Q10 sono altre importanti risorse alle quali si può fare ricorso, soprattutto con l'avanzare dell'età, per prevenire l'insorgenza dell'Alzheimer e il progredire dei suoi sintomi. La ricerca, ad ogni modo, in questo campo è ancora agli inizi: mantenersi informati è importante per poter ricorrere alle migliori soluzioni omeopatiche e farmacologiche.
L'insorgenza dell'Alzheimer si lega a diversi fattori, non del tutto noti: a questi, però, si possono contrapporre stili di vita e abitudini benefiche per l'uomo in grado di favorire il mantenimento delle proprie capacità intellettive anche con l'avanzare dell'età e di evitare l'insorgenza di tale malattia. Uno stile di vita caratterizzato da alimentazione sana ed equilibrata e con attività fisica adeguata all'età sono tra i primi ingredienti per la salute. Nel caso dell'Alzheimer, così come per molte altre forme di demenza senile, è stato dimostrato come una vita caratterizzata da studio ed esercizi per la mente siano benefici, ritardando l'insorgenza della malattia e contrastandola. Tenere la mente allenata e mantenere una vita ricca di interessi sono ingredienti fondamentali soprattutto con l'avanzare dell'età, quando il pensionamento e il peggioramento delle condizioni di salute possono favorire invece una condizione di stasi e di isolamento.
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