Basilico - Ocymum basilicum

Caratteristiche e origine della pianta

Il basilico, o Ocimum basilicum è molto conosciuto ed usato soprattutto in cucina.

Facente parte della famiglia delle Lamiaceae, è una pianta erbacea annuale con molte varietà di sottospecie, che si erige con fusti quadrangolari fino a 60 cm. di altezza.

Le foglie sono di un verde brillante, ma a volte più scuro. Hanno forma ovale con margine liscio e sono particolarmente lisce sul dorso superiore. Se vengono spezzate emanano un intenso caratteristico odore, dato dalla ricchezza di oli essenziali.

I fiori, a cinque petali irregolari, sono bianchi o rosei in alunne varietà, bilabiati con il petalo superiore lobato. Crescono raggruppati in infiorescenze all'ascella delle foglie.

Originario dell’Asia, più precisamente dell’India, dove è pianta sacra a Krishna and Vishnu. Poi importato nell’area mediterranea, da Alessandro il Grande nel IV secolo a.C., dove ha trovato le condizioni ideali per acclimatarsi, oltre a delle cucine che ne fanno un ampio uso, aiutandone quindi la diffusione.

Portato nel XVI secolo in Centro America perché considerata medicinale, anche qui ha trovato il clima ideale per attecchire, arrivando ad espandersi fino al Sud America.

Basilico in fiore

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Coltivazione e raccolta

BasilicoLa sua coltivazione non è difficile, tanto che si può trovare in vasetti nei balconi delle case. Le temperatura ideale è quella mediterranea: 20-25 gradi, ma può sopportare più caldo se s’è un’adeguata umidità da cui tra l’acqua. Infatti va innaffiata copiosamente, in modo che le foglie rimangano turgide, ma senza creare ristagni. Il periodo per la semina va da marzo ad aprile

Un terreno fertile, con pH neutro e, come detto ben drenante, è l’ideale. La concimazione necessaria se il substrato non è sufficientemente fertile (per lo più a base di azoto, zolfo e solfati); possono essere effettuati trattamenti anti funginei.

Se si vuole allungare il ciclo della pianta e il volume fogliare, è bene tagliare gli apici vegetativi in modo da ritardare la fioritura e quindi la vita della pianta.

Del basilico si usano le foglie, con tutto il picciolo, per lo più fresche, ma anche essiccate. Essendo ricca di olio essenziale, questo si estrae attraverso la distillazione in corrente di vapore.

La raccolta avviene a mano, da maggio a settembre, tempo balsamico per le foglie.


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Proprietà e uso nella storia

Nell’antico Egitto fu utilizzata come uno dei componenti del balsamo usato per la mummificazione; mentre i romani lo usavano contro l’epilessia e contro il veleno di scorpione (Plinio il Vecchio), ma anche come fonte di forza quando andavano in guerra.

San Bernardo lo consigliava per far andar via le idee fisse e le ossessioni.

I contadini maledivano e imprecavano contro i semi del basilico mentre li gettavano nel terreno, affinché sviluppassero la capacità di scacciare le negatività.

È riportata una tradizione di Chieti, le cui ragazze portavano alla vita o al petto un rametto di basilico, in segno di verginità o castità, mentre le donne sposate lo portavano in testa. Ma se veniva regalato dal fidanzato, allora era segno di disprezzo.

L’essere una pianta sacra in India, ha fatto si che sia uno dei “cinque gioielli” che si mettono in bocca ad una persona in agonia (gli altri sono oro, burro chiarificato, caglio, acqua santa ).

Usato per mille motivi, dai più fantasiosi a più concreti, uno ritorna costante: l’uso in cucina. E in questo caso non possiamo non citare due usi tipici italiani: sul sugo per la pasta e sulla pizza!

I maggiori componenti attivi sono dati dalla presenza dell’olio essenziale, che contiene per lo più monoterpeni e sesquiterpeni, la cui % cambia a seconda del periodo di raccolta. Si ritrovano anche polifenoli e flavonoli.

Tra i più rappresentativi troviamo il linalolo, la canfora, genariolo e cineolo. Oltre che al bargamotene, germacrene, viridioflorolo.


Benefici

Effetto stomachico

È l’effetto principale per cui si utilizza il basilico. È un ottimo coadiuvante alla digestione difficoltosa.

Effetto tonico

Indicato negli stati di stress psico-fisico, risulta efficace nei soggetti affetti da leggera depressione, poiché riesce ad elevare rapidamente il tono dell’umore.

Effetto sedativo

Alle giuste dosi, il basilico riesce ad esplicare una azione sedativa, favorendo il sonno “riposante”.

Effetto antispasmodico

Ha la capacità di agire sulla muscolatura liscia rilassandola. È quindi consigliato sopratutto contro i crampi e i dolori addominali.

Effetto carminativo

Ovvero permette l’assorbimento dell'aria accumulata nello stomaco e nell'intestino. Questa azione permette di ridurre il volume di tali apparati, e di conseguenza coadiuva il rilassamento della muscolatura.

Effetto antinfiammatorio – antisettico

Grazie alla particolare composizione dell’olio essenziale, il basilico è dotato di un potere antinfiammatorio e antisettico non indifferente. Utilizzato per la composizione di pomate e unguenti per la pulizia di ferite infette e abrasioni cutanee

Effetto antiossidante:

Ha la capacità di catturare i radicali liberi, per lo più dell’ossigeno, che altrimenti andrebbero ad attaccare la pelle. L’azione di scavanging è data dalla presenza di polifenoli altamente reattivi.

Effetto ipocolesterizzante

L’assunzione di basilico ha dimostrato una diminuzione dei valori del colesterolo LDL (cattivo) mentre non ha avuto riscontro su quello HSL (buono). Inoltre anche i valori dei trigliceridi sono diminuiti.


Basilico: Prodotti in commercio e avvertenze

In vendita si trovano boccette di olio essenziale, che per essere di buona fattura devono essere di vetro scuro per evitare che i raggi solari possano degradare il composto.

E' contenuto anche in confezioni e bustine per tisane, in associazione ad altre piante, sia come componente principale che come correttore di gusto.

Spesso lo si riscontra anche tra i componenti dei collutori.

Ovviamente sono facilmente reperibili anche le foglie fresche per un uso gastronomico.

Controindicazioni

Nessuna controindicazione specifica se non quella di una confermata allergia personale alla pianta.

Avvertenze

Bisogna fare particolare attenzione nel non sovrabbondare sia nell’uso che nei dosaggi in quanto potrebbe provocare stati di ansia.

Rivolgersi sempre al medico curante prima di assumere qualsivoglia preparato fitoterapico/erboristico per conto proprio.


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