L’infusione della nostra miscela nell’acqua avviene in diverse modalità, più o meno comode. Ovviamente la più facile è quella di comperare il prodotto già pronto all’uso, imbustinato e pesato per una singola porzione, come avviene con il the. In questo caso riduciamo notevolmente i tempi di preparazione.
Ma se invece si preferiscono le miscele estemporanee, dove si possono scegliere personalmente le piante e le quantità, avremmo bisogno un infusore o/e di un colino. Si possono versare le miscele sciolte, ma dopo dovremmo colare l’infuso per eliminare le parti solide. Oppure mettere la miscela all’interno di un infusore chiuso, che funga da bustina; in tal maniera basterà poi semplicemente allontanarlo. In entrambi i casi, però, si potrà ottenere un liquido più opaco rispetto a quello preparato con le confezioni già pronte poiché solitamente il taglio della droga e le maglie dell’infusore non saranno adatti l’uno alle altre, ed è possibile che passino nella soluzione parti polverizzate, perché la miscela utilizzata non è stata raffinata, o anche pezzetti di droga.In mancanza di questi accessori si può benissimo compensare con l’utilizzo o di una garza o di un batuffolo di cotone. Infuso di Melissa - 50g Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,49€ |
Sicuramente le preparazioni già pronte sono più comode, ma bisogna anche fare attenzione a quale scegliere; in modo particolare sarebbe opportuno evitare di comperare quelle sotto forma di polvere. Infatti la povere è la triturazione massima che non permette l’identificazione della specie di pianta utilizzata con il solo esame al microscopio. Certamente la maggior parte dei consumatori non è in grado eseguire questa operazione di riconoscimento botanico, ma gli addetti sanitari addetti al controllo dovrebbe essere in grado di effettuarlo senza particolari intoppi, sempre che, come detto, non sia sotto forma di polvere. In questo caso le operazioni da effettuarsi sono più difficili e lunghe, e la probabilità di incappare in degli errori è maggiore. Ma quale è il rischio per l’acquirente e consumatore? È quello di ritrovarsi una tisana di diversa composizione rispetto a quella che credevamo di aver comperato, ovvero senza effetto o con qualche altro aggiuntivo da noi non richiesto; quello di poter essere presenti tracce di insetti, intrappolati nella raccolta delle piante, ma non successivamente eliminati; presenza di piante proibite in Italia, ma magari legali nel paese di produzione della miscela.
Sofisticazioni, adulterazioni ed distrazioni di produzione tutte più facilmente eliminabili quando la miscela si presenta triturata e non polverizzata.Abbiamo detto che la tisana è una preparazione estemporanea, che va preparata pochi minuti prima del suo consumo ( a differenza della miscela che può essere durare anche per alcune settimane, se debitamente seccata e conservata). Ma non c’è un preciso momento della giornata in cui assumerla: può essere presa a colazione, poco prima di pranzo, alla sera o prima di andare a dormire. Tutto dipende dal tipo di tisana siamo intenzionati a bere e dall’effetto che questa avrà su di noi.L’infuso di the, che prendiamo come esempio perché è la tisana più conosciuta, andrà bene a colazione e nel pomeriggio perché dà energia, stimola l’organismo, a causa della caffeina in essa contenuta (la teina come sostanza non esiste. È il nome che a volte si usa per indicare la caffeina presente nella pianta del the). Mentre sarà sconsigliata prima di coricarsi, ma in alcune persone particolarmente sensibili è sconsigliata anche prenderla alla sera. Al contrario, un caldo infuso di camomilla è indicato prima di coricarsi, ma non prima di iniziare la giornata. Cosi come un infuso di ortica, altamente diuretico, non è il massimo assumerlo prima di dormire, o passeremmo la maggior parte della nottata in bagno a svuotare la vescica piuttosto che a letto a dormire…L’infuso di the, che prendiamo come esempio perché è la tisana più conosciuta, andrà bene a colazione e nel pomeriggio perché dà energia, stimola l’organismo, a causa della caffeina in essa contenuta (la teina come sostanza non esiste. È il nome che a volte si usa per indicare espressamente la caffeina presente nelle foglie della pianta del the). Al contrario, sarà ovviamente sconsigliata prima di coricarsi; può essere addiritura sconsigliata anche prenderla alla sera se si è particolarmente sensibili alla caffeina.
Decisamente più indicato prima di coricarsi è un caldo e fumante infuso di camomilla, ma non prima di iniziare la giornata dato che tende a rilassare... Cosi come un infuso di ortica, altamente diuretico, non è il massimo assumerlo prima di dormire, o passeremmo la maggior parte della nottata in bagno a svuotare la vescica piuttosto che a letto a dormire…
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