Alitosi

Cosa è l’alitosi

Alito cattivo, alito pesante, alito fatido non sono altro che termini comuni per definire quello che genericamente viene chiamata alitosi e che in medicina si identica con il termine scientifico di bromopnea. L’alitosi è purtroppo un disturbo di cui si stima sia affetta buona parte della popolazione, la cui minor parte subisce conseguenze non indifferenti anche sulla vita sociale. Questo perché quando ci si interelaziona con un altre persone, a tu per tu, in modo diretto, dopo la prima impressione data dal modo di presentarsi visivamente, la seconda ma altrettanto importante dal punto di vista sensoriale, è l’odore del nostro fiato. Quell’oscuro e a noi sconosciuto alito, che sugli altri può essere una mazzata. Infatti la maggior parte delle volte noi non percepiamo olfattivamente se il nostro fiato puzza o meno, ma chi parla con noi può accorgersene subito, al primo “buongiorno”. Nell’immediatezza il problema risulta imbarazzante anche per chi lo subisce. È infatti difficile far notare al proprio interlocutore che il suo alito non sa propriamente di lillà e si subisce cercando di evitare il più possibile un incontro ravvicinato.

Chi invece è affetto da alitosi, una volta saputo del proprio problema, sarà proprio lui ad evitare il confronto diretto, e cosa più saggia, dovrebbe subito consultare un medico per la diagnosi e la cura.

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Le cause

L’alitosi non è un problema irrisolvibile nella maggior parte delle volta, basta indagare sulle cause e risolvendo queste, l’alito pesante sarà sotto controllo se non debellato.

L’alterazione dell’odore dell’alito, anche se sarebbe più corretto dire semplicemente l’odore dell’alito, è data da diverse cause, che vanno da un banale pasto particolare a malattie più serie.

Basta un pasto particolarmente ricco di determinati cibi o condimenti per determinare un alito pesante. Sono quei cibi che presentano concentrazioni particolarmente alte di principi attivi solforati, come ad esempio aglio, cipolla, scalogno. Sono talmente conosciuti per tale motivo che vengono anche chiamati alitogeni. Il principio attivo, una volta entrato nella circolazione sanguigna, verrà dopo diversi passaggi, eliminato attraverso i polmoni e quindi la respirazione. Per cui un tempestivo lavaggio dei denti con dentifricio e collutorio sarà sufficiente solo per le quantità ingerite sono nella norma; ma se il banchetto è stato generosono nel offrire tali spezie, allora il proprio alita sarà “aromatizzato” per un paio di giorni.

Un’altra causa che determina l’alitosi è l’aumento dei batteri anaerobi che producono gas solforati. Questi batteri sono normalmente presenti nella nostra bocca, ma vengono mantenuti sotto una certa concentrazione grazie alla competizioni con altri batteri (i quali tutti insieme vanno a comporre la flora batterica orale). Quando prendono il sopravvento, per cattiva igiene orale o per patologie, allora si manifesta l’alitosi.


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Tipi di alitosi

L’alitosi può essere classificata in due tipologie a seconda della natura: transitoria o patologia.

La prima, detta anche fisiologica o parafisiologica, è quella tipica del mattino, appena ci svegliano, oppure subito dopo aver mangiato, in pratica legati a particolari momenti della giornata. Ha un carattere meno intenso, è dovuto una igiene orale non propriamente adeguata oppure a particolari situazioni stati fisici come il ciclo mestruale o l’assunzione di determinati farmaci.

L’alitosi patologica, invece, come dice il nome stesso, è dovuto ad una patologia, sistemica o del cavo orale, in corso. È più intensa di quella transitoria e può dipendere da naso, tonsille, stomaco.

Bisogna nominare anche un terzo tipo di alitosi: quella definita pseudoalitosi o alitofobia, che altro non è che la paura di aver un alito fetido, tanto da trasformarsi in malattia stessa.


Come si cura

Per curare quella transitoria basta semplicemente seguire le più comuni e normali operazioni di pulizia orale: spazzolino da denti con dentifricio, filo interdentale e collutorio. Queste tre operazioni fanno sì che i residui di cibo vengano eliminati, il pH della bocca torni vicino alla neutralità (ideale che sia attorno al 6,5) e tutto il cavo orale sia disinfettato: alito pesante scongiurato. Ovviamente come detto prima, il banchetto non deve essere troppo ricco di cibi solforanti altrimenti questi composti verranno eliminati attraverso i polmoni.

Più particolari i casi che riguardano l’alitosi patologica in cui bisognerà approfondire le cause: farmaci antiipertensivi, antidepressivi, ansiolitici o neurolettici, diabete, parodontite. In queste occasioni, una volta rimossa la malattia-causa che origina dell’alitosi, questa sparirà quasi in automatico.


Alitosi: Aiuto erboristico

Sebbene non possa curare l’alitosi, l’erboristeria presenta diverse pianta molto utili a mascherare momentaneamente questa problematica. Sono indicate per lo più le piante cosiddette aromatiche, che contengono oli essenziali molto intensi. Sono la salvia, la menta, il rosmarino, la lavanda e la lippia. Se ci si pensa un attimo, sono moltissimi i dentifrici e i collutori che contengono essenze di queste piante. In alcune marche le si riscontrano persino nei fili interdentali.

Abbiamo detto che il loro potere di “mascheramento” funziona solamente per poco tempo, un paio di ore al massimo, ma in alcuni casi sono più che sufficienti.

Eucalipto, ginepro, basilico e timo sono altre piante che si possono adoperare sempre per il medesimo scopo.

Una ricetta molto interessante è quella che prevede un infuso con salvia, calamo aromatico, menta piperita e petali di rosa per addolcire il gusto, in proporzioni rispettivamente di 55%, 15% e 15% 15%. Oppure sempre per infuso, si possono usare le bacche di ginepro, basilico e eucalipto.

Ottime da usare e anche più rapide da preparare sono le tinture di cui si devono utilizzare uno-uno e mezzo cucchiaini dopo ogni pasto.



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