Capillari gambe

Capillari gambe

Normalmente i capillari non sono visibili sulla cute delle gambe, e nemmeno su altre superfici del corpo, ma rimangano “nascosti” al di sotto delle pelle, svolgendo al riparo di sguardi curiosi il proprio lavoro.

Quando però sono presenti determinate patologie o situazioni climatiche che alterano le condizioni fisiologiche del corpo umano, questi tendono a venire in superficie, a svelare a propria posizione agli estranei, dando luogo ad uno dei maggiori problemi estetici che riguardano la bellezza delle nostre gambe: quello della presenza dei capillari superficiali.

È una manifestazione che colpisce in modo particolare le donne, forse per cause genetiche forse per cause fisiologiche, ma se si presenta sull’uomo non risulta essere comunque esteticamente bella. Anzi, proprio per il fatto che i capillari superficiali alle gambe sono associati in modo particolare alle donne, quando si riscontrano sulle gambe degli uomini tende a creare più disagio psicologico per le opinioni altrui che effettivamente un disagio estetico.

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Cosa sono i capillari

Come molti di voi sapranno, i capillari non sono altro che i vasi sanguigni più piccoli che ci sono nel nostro corpo. Sono le terminazioni delle arterie, da dove, una volta ceduto l’ossigeno alle cellule e ricevuta l’anidride carbonica, tornano verso il cuore diventando cosi vene. Per rendere l’idea di quanto sono piccoli, i capillari misurano circa 5 micron (µm), mentre i globuli rossi che trasportano l’ossigeno sono di 7 micron ( un capello umano varia tra i 65 e i 78 μm, mentre la carta d’alluminio o stagnola usata in cucina ha uno spessore che varia dai 9 ai 22 µm a seconda della marca). La differenza di dimensioni a favore del globulo rosso rispetto al capillare, costringe gli eritrociti a passare uno alla volta e per farlo devono ovviamente deformarsi, cosa che possono fare poiché non sono dotati di struttura rigida. Questa deformazione determina condizioni tali che permette che si effettui lo scambio ossigeno-anidride carbonica tra globulo rosso e cellula.

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Capillari superficiali

I capillari superficiali vengono comunemente chiamati anche capillari fragili, ma per essere corretti si dovrebbe usare il termine medico teleangiectasia, parolona troppo complicata e quindi non usata se non dai medici.

Possono comparire all’improvviso nel giro di qualche settimana, in una o più parti di una o di entrambe le gambe. Le zone maggiormente colpite sono le cosce, sia nella parte interna che esterna, e le caviglie.

Bisogna differenziare tra due diversi tipi di capillari superficiali: quelli di colore rosso-viola e quelli di colore blu. Le teleangiectasie rosse si mostrano come sottilissime linee rosse, i capillari per l’appunto, tipiche dei soggetti giovani, la cui comparsa è dovuta ad esempio ad alterazioni ormonali (gravidanza, pillola, terapie ormonali o farmacologiche), ma anche come risposta ad una infiammazione. Le teleangiectasie blu, invece, si presentano con uno spessore maggiore (in effetti si dovrebbe parlare di calibro in quanto sono dei “tubi” cavi che si dilatano) rispetto alle altre. Queste sono tipiche degli anziani, quando i capillari, e i vasi sanguigni in generale, hanno perso la loro elasticità. Non a caso sono spesso accompagnata da insufficienza venosa e da vene varicose.


Cause

Come già detto le cause per cui compaiono i capillari superficiali sono di tipo costituzionale, o di tipo ormonale, o anche di tipo genetico.

Sono stati identificati alcune particolari circostanze in cui la teleangiectasia rossa tende a manifestarsi, come ad esempio la fascia di età tra i 20 e 25 anni, in occasione di gravidanze, assunzione di farmaci contenenti progesterone (come nel caso di anticoncezionali orali) oppure un aumento improvviso e veloce di peso.

Ma ci sono anche altre situazioni che favoriscono l’insorgenza dei capillari superficiali alle gambe. Il calore è un elemento negativo, sia esso derivato dall’esposizione solare estiva o a quello prodotto dalle lampade abbronzanti, nonostante l’utilizzo dei filtri solari UVA e UVB.

Le cerette a caldo, che raddoppiano la probabilità. Infatti queste oltre allo shock calorico provocano un trauma dovuto allo strappo violento, che si addizione a quello del calore.

Infine la posizione eretta troppo prolungata, che mette sottostress le gambe e i suoi vasi sanguigni.


Rimedi

Purtroppo per ora non esistono né piante né farmaci che possano eliminare i capillari superficiali, sia che essi siano nelle gambe o in altre parti del corpo. L’unica soluzione è quella chirurgica operata esclusivamente dai medici specialisti e specializzati.

Si tratta di effettuare una scleroterapia, cioè una distruzione dei capillari superficiali per mezzo di microschiuma (detta anche musse), oppure di effettuare una fotocoagulazione con un laser calibrato ad una ben precisa lunghezza d'onda (potenza). In entrambi i casi ottiene una efficacia vicina al 90%, ma molto di questa percentuale dipenda dall’abilità del medico operanti.

Inoltre queste tecniche non possono dirsi definitive, in quanto i capillari superficiali possono tornare a manifestarsi dopo alcuni anni, anche se non esattamente nel punto trattato chirurgicamente in precedenza.


Prevenzione

L’unica vera arma che si può usare è quindi la prevenzione. Evitare i fattori di rischio, prevenendoli o limitandoli. Rafforzando il nostro organismo, in questo caso i frutti di bosco neri. In modo particolare il mirtillo nero e la mora che contengono flavonoidi, antiradicali liberi in abbondanti quantità che servono a mantenere in tonicità le arterie e le vene, e di conseguenza anche i capillari.

In caso di presenza di gonfiori, sono indicate quelle piante che aiutano ad eliminare i liquidi in eccesso, drenanti, ma anche che favoriscono la minzione, diuretiche. La centella asiatica, l’ortica, la gramigna, l’ ortosifon, la pilosella o il tarassaco sono le piante più indicate, ma non bisogna esagerare nell’assunzione poiché un uso smodato può portare a disidratazione e alla notevole eliminazione di sali minerali.




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