Palpebre arrossate
Il più delle volte le palpebre arrossate sono un problema non particolarmente pericoloso e difficile da risolvere, ma essendo a contatto con gli occhi, bisogna prestare particolare attenzione a ciò che si vuole usare per far passare il rossore e soprattutto non trascurarlo. Se infatti il rossore è dovuto ad una infezione, se trascurato, si potrebbe avere una trasmissione dei germi anche all’occhio e quindi causare danni maggiori.
Fortunatamente la maggior parte dei casi in cui ci si ritrova una o tutte e due le palpebre rosse, la causa è banale come un semplice colpo d’aria, una allergia a qualche prodotto o anche una inconscia sfregata agli occhi un po’ troppo vigorosa.
Con il rossore alle palpebre sono comunemente associati altri sintomi come ad esempio prurito, gonfiore, aumento della lacrimazione, che altro non sono che difese che il corpo mette in moto a propria difesa. Certo è che qualunque sia la natura che ha portato all’arrossamento delle palpebre e la sua manifestazione, è sempre un fastidio da dover eliminare.
Le cause più comuni dell’arrossamento delle palpebre sono dovute ad una nostra mancanza di attenzione nel tentativo di miglioraci. Per dirlo in parole più semplici, le cause più comuni dell’arrossamento delle palpebre sono le lenti a contatto e i trucchi per gli occhi, quali rimmel e eyeliner o matita per occhi in italiano.
Le lenti a contatto permettono di non usare gli occhiali e quindi di poter godere di una maggior “libertà” come ad esempio praticare sport senza la preoccupazione di dover star attenti a non prendere colpi agli occhiali o semplicemente essere più comodi. Ma per qual si voglia motivo si usino le lenti a contatto, queste sono sempre dei corpi estranei che vanno a contatto con occhio e palpebra interna. Se la loro pulizia e mantenimento non è regolare o il loro uso è troppo prolungato, l’organo comincia a soffrire e il primo segnale è proprio la palpebra arrossata. In questi casi una revisione al metodo di pulizia e conservazione delle lenti o una rimozione delle lenti stesse dagli occhi sono più che sufficienti per permettere alla palpebra e all’occhio di tornare alla normalità.
Un'altra causa molto comune per l’arrossamento delle palpebre è l’eyeliner. Un tempo cosmetico prettamente femminile, oggi spesso usato anche dagli uomini più vanitosi.
Quella linea scura, per lo più nera, che viene messa lungo il margine della palpebra per esaltare il coloro o il taglio degli occhi, è un qualcosa che per l’occhio non deve esserci e la sua reazione è proprio l’arrossamento. In questi casi conta molto la sensibilità della persona all’uso di questo particolare cosmetico, ma anche e soprattutto il tipo di materiale che viene usato per la sua fabbricazione. In Italia, cosi come in tutta l’Europa, vigono severi controlli sui cosmetici in generale per evitare reazioni allergiche e problemi di salute. Anche per questo i cosmetici costano parecchio, mentre nei paesi d’oriente, come in Cina, certi controlli non vengono effettuati e non vi è particolare attenzione al materiale. Ne consegue che i loro prodotti sono più economici ma anche con fattori di rischio più alti.
Le allergie, soprattutto quelle primaverili come quella “da fieno” o “da polline”, sono un’altra causa molto diffusa che arreca l’arrossamento delle palpebre. Qualunque tipo essa sia, è sempre colpa del nostro organismo che reagisce ad un particolare allergene in modo violento e spropositato. Alcune specifiche cellule del sistema immunitario, i mastociti, rilasciano nell'occhio una sostanza, l’istamina, per combattere l'allergene. Questa reazione determina il rossore, e il costante e continuo lacrimare e prudere degli occhi è una conseguenza di questa sostanza. Il tutto poi provoca un arrossamento delle palpebre.
Da una un’allergia difficilmente si guarisce, essa scompare assieme a tutti i suoi sintomi dopo che è trascorso il periodo critico che l’ha scatenata, però si può cercare si alleviare i sintomi.
Sono numerosi ed alcuni anche molto conosciuti i rimedi naturali per far passare le palpebre arrossate. Il più comune, diffuso ed utilizza, nonché efficace metodo naturale è quello degli impacchi di camomilla. È il classico rimedio della nonna, anche se sarebbe più giusto dire della nonna della bisnonna. Infatti è un metodo che si usa da moltissimi anni. Si deve semplicemente fare un infuso di fiori di Anthemis nobilis, chiamata camomilla romana, o di Matricaria recutita, detta camomilla vera o comune, la stessa bevanda che si usa per prendere sonno. Solamente che anziché berla, ci si devono fare degli impacchi sull’occhio. Queste piante contengono un principio attivo antinfiammatorio, molto blando, ma abbastanza da far passare il rossore delle palpebre.
Anche la malva, con le sue mucillagini ammorbidenti e decongestionanti, è una pianta dell’elite contro la blefarite. Si può usare da sola o in associazione con le sopra menzionate camomille, e sempre sotto forma di impacchi, meglio se caldi.
Una pomata olfamica all’aloe può essere il rimedio migliore per gli arrossamenti più aggressivi, ma essendo una prodotto da applicare all’interno dell’occhio è considerato medicinale, per cui potrebbe avere un costo superiore rispetto ai rimedi tradizionali. Ma l’efficacia dell’aloe è indiscutibile e comprovata quindi in alcuni casi vale la pena preferire questo tipo di prodotto rispetto a semplici impacchi.
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