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Il mal di schiena è termine generico per indicare ovviamente un dolore alla schiena, la cui causa non è identificata immediatamente. Questo perché sono molteplici i fattori che portano il dolore a questa regione del corpo. Qualunque danno, infiammazione di muscoli, tendini, ossa, dischi intervertebrali dovuto a carichi eccessi, posture sbagliate, immobilità prolungata e altri sono solo alcune delle più comuni cause che innescano il meccanismo di difesa doloroso.
Nel mondo moderno carichi eccessivi e posture sbagliate, spesso mentre si è seduti davanti ad un personal computer, sono senza ombra di dubbio gli imputati numero uno nello scatenare il mal di schiena. Sembrano due inezie, che mentre si è giovani e forte, non sembrano comportare nessun problema se non un momentaneo indolenzimento alla schiena, che non viene nemmeno definito dolore. Ma al lungo andare, con la ripetizione e ripetitività dell’azione sbagliata, il corpo ne risente fintato che non si trasformerà in un dolore cronico, sempre che non venga posto rimedio prima.Anche i traumi da incidenti, come possono essere quelli dovuti ad una collisione in auto o ad un contrasto di gioco durante la pratica di uno sport, sono le cause più comuni.Più traumatici e dannosi, invece, sono i mal di schiena causati dalla rottura di una o più vertebre ma soprattutto quello causato dalla fuoriuscita di un’ernia dal disco intervertebrale. Qui bisogna prestare particolare attenzione e cura in quanto, se non ben gestito, questo tipo di infortunio porta a complicazioni molto gravi. Basti pensare che se nella rottura di una vertebra, viene danneggiato il midollo spinale che vi scorre all’interno, si può rimanere paralizzati. Anche dopo la saldatura dell’osso o la rimozione di un’ernia si manifesta il mal di schiena. Ormai l’integrità della colonna vertebrale non vi è più, e sebbene possa svolgere nuovamente il proprio dovere è sufficiente un aumento dell’umidità per far dolere la parte.Come per tutte le cose, la miglior cura è la prevenzione. Alcuni accorgimenti utili a prevenire il mal di schiena a causa del lavoro, ma anche nella comune vita quotidiana sono ad esempio il sedersi in maniera adeguata, avendo l’accortezza di scegliere una sedia ergonomica che faccia assumere una postura che allenti il peso sulla schiena, evitare di sollevare carichi troppo pesanti, e se non ci si potesse esimere dal farlo almeno indossare cinture da protettive – contenitive. Anche calzare scarpe comode e morbide per chi deve camminare o stare in piedi a lungo deve essere preferibile all’uso di tacchi alti, come quelli a spillo.
In appoggio o in sostituzione di queste piccole misure c’è la vecchia e cara sgranchita. Cinque o dieci minuti di riposo per rimettere in moto muscoli e ossa tropo a lungo contratte. Movimenti rotatori delle spalle, torsioni leggere a 360 gradi del busto, nonché delle sue lievi iperflessioni all’indietro tendono ad allentare le tensioni muscolari accumulate e quindi fare in modo che il mal di schiena ritardi la sua comparsi.Ma se si è stati troppo pigri per prevenirlo e il mal di schiena ci ha colpito, allora bisogna ricorrere a qualche piccolo aiuto esterno per poter tornare subito, o quasi, alla piena abilità dei propri compiti, nonché evitare di soffrire di questo fastidioso dolore.
Tra i farmaci, i più comuni e prescritti sono quelli antinfiammatori e antidolorifici. Un buon farmacista sarà indicare i più adatti se lo si mette a conoscenza sul come è nato il mal di schiena. Ovviamente non deve provenire da una danno serio, come ad esempio un’ernia, o essere presente per più di un mese. Sempre meglio comunque sottoporsi prima ad una visita medica dal medico di fiducia.Per chi non si fidasse dei farmaci di sintesi o non semplicemente preferisse curarsi con le piante, tra queste ve ne sono alcune che possono veramente essere efficaci contro il mal di schiena.Quando si tratta di una semplice contrattura muscolare, basta l’uso di pomate con olio essenziale di canfora o di eucaliptus, le cui fragranze sono le migliori. Stesso scopo ottengo quelle con salvia, peperoncino o la noce moscata. Sono tutti oli rubefacenti, ovvero riscaldano la parte del corpo che ne viene strofinata attraverso il richiamo di sangue nella zona. Un maggior afflusso di sangue velocizza la normalizzazione le lavoro del muscolo contratto.Se il dolore è più forte, allora si può optare per delle piante antinfiammatorie come l’arnica, l’artiglio del diavolo, ma anche la corteccia del salice, che possono essere utilizzate sia sotto forma di infusi che di pomate e impacchi, più facilmente reperibili in quanto le loro proprietà sono ben note e sfruttate e quindi si trovano prodotti già pronti all’uso.
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