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Quando si segue uno stile di vita corretto fatto di attività fisica regolare e una dieta sana, non dovrebbero esserci problemi di mancanza di vitamine, amminoacidi o Sali minerali. Tuttavia, non sempre si mangia correttamente perché si segue una dieta sregolata o si adotta un regime limitativo come quello vegetariano o vegano. In queste situazione e in altre, come la presenza di patologie che rendono difficile o impossibile l’assorbimento di potassio, è necessario provvedere a integrare la sostanza mancante per far sì che si possa raggiungere il fabbisogno quotidiano. Ogni giorno, un adulto sano dovrebbe assumere circa 4700mg di potassio. Mantenere in maniera costante questo livello è fondamentale per il benessere di cuore e circolazione, muscoli e per prevenire spiacevoli patologie come i calcoli renali. Se si osservano delle carenza e il medico consiglia di provvedere a integrare questo importante minerale, la prima cosa da fare è, senza dubbio, quella di regolarizzare dapprima la propria dieta, e se non dovesse apportare benefici, è possibile intervenire con degli integratori in capsule, compresse o polvere.
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Gli alimenti maggiormente ricchi di potassio sono numerosi e di facile reperimento, per cui non sarà difficile organizzare il proprio regime alimentare in vista dell’integrazione di questo minerale. È importante raggiungere ogni giorno il giusto fabbisogno quotidiano, ma è importante non fare l’errore di eccedere con l’apporto di potassio in quando un sovradosaggio di questa sostanza può portare dei problemi all’organismo e alla propria salute. Inoltre il potassio può provocare delle interazione con alcuni farmaci, ciò vuol dire che la somministrazione e l’assunzione di questo minerale deve essere ben dosata e soprattutto controllata. Tra gli alimenti più ricchi di potassio come non ricordare le patate, sia quelle bianche che quelle dolci. La buccia è una parte che contiene molto potassio per cui sarebbe preferibile non eliminarla. Si pensi che una patata di grandezza media contiene ben 7 grammi di potassio. Altri alimenti ricchi di potassio sono frutta e verdura. Ovviamente non tutti questi alimenti presentano trace di potassio e nel caso in cui ve ne fossero, le percentuali cambiano chiaramente a seconda del tipo di frutta o verdura. Ci sono frutti con una maggiore concentrazione di potassio ed altri con una minore quantità. È alquanto noto che il frutto con un maggiore quantitativo di potassio è la banana che ne contiene circa 5 g ognuna. Non solo le banane sono delle riserve di potassio, è possibile, infatti, mangiare anche arance, prugne oppure, per quanto riguarda le verdure, i pomodori, carciofi, spinaci, zucchine. Anche ortaggi e legumi sono delle fonti indispensabili di potassio, così come il pesce: dal tonno in scatola o fresco, ai molluschi come le vongole, alla trota o al salmone.
È abbastanza semplice integrare il potassio attraverso l’alimentazione in quanto gli alimenti che lo contengono sono numerosi e ottimi da cucinare e mangiare. Tuttavia nei casi più rari, la sola alimentazione non basta ed è necessario acquistare e assumere degli integratori di potassio. In genere, è il proprio medico di base che consiglia il tipo di integratore ideale per le proprie esigenze e, sempre lui, indicherà la modalità di assunzione. In alternativa ogni confezione di integratori contiene un foglio illustrativo in cui sono segnate tutte le informazioni di cui si ha bisogno come la quantità di potassio presente in ogni dose, i tempi e le modalità di assunzione. In genere si assumono circa due o al massimo tre dosi di integratori al giorno, durante i pasti e per un periodo di tempo ben definito, terminato il quale bisognerebbe controllare i livelli di potassio nell’organismo e verificare se la carenza è stata risolta. Come già detto precedentemente, è assolutamente importante non eccedere con le dosi se si vogliono effetti collaterali da sovraddosaggio.
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