Gli agenti capaci di tali azioni sono talmente tanti che non si può fare una lista chiusa. Inoltre molto dipende dalla tolleranza dell’individuo. Basti pensare a quanti casi di dermatite provocano i detergenti per l’igiene personale come ad esempio shampoo e bagnoschiuma, oppure i prodotti per la pulizia della casa come i detersivi; lo stesso prodotto può causare dermatite in alcune decine di soggetti fruitori e niente in altri milioni. È tutto soggettivo.
Ma non sono solamente agenti chimici a provocare dermatiti, ma anche naturali come pollini che danno dermatite allergica, ma anche funghi, virus e batteri. Sono questi i casi più complessi. Sono casi in cui spesso la sola fitoterapia non basta, ma va associata anche quella farmacologica.Tra i tipi di dermatiti più pericolose troviamo la scabbia e la rogna, entrambe derivate da acari invisibili a occhio nudo. Bioderma Atoderm Olio Doccia Ultra Nutriente - 1000 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 17,9€ |
I primi segnali che si possono notare quando si è affetti da dermatite, sono l’arrossamento della pelle e prurito, come già detto, ma possono essere seguiti da gonfiore e dolore, e nei casi più gravi può esserci la comparsa di vesciche o/e desquamazione.
Se si elimina l’agente scatenante, spesso la dermatite non tende ad aumentare, ma regredisce. Però si è anche notato che questa non tende a scomparire se si è sottoposti a stress, anzi tende ad aumentare. Alcuni studi hanno dimostrato che si espande in altre parti del corpo o che si acutizza quando il paziente, pur allontanato dal fattore scatenante, è sottoposto a dello stress. La reazione è dovuta al fatto che gli ormoni dello stress stimolano la risposta immunitaria dell’infiammazione. E con la vita stressante di oggi, la guarigione da una dermatite può avere una lunga degenza.Chi volesse ricorrere alla natura per curarsi dalla dermatite, ha un’ampia scelta di specie di piante a cui affidarsi. Non solo, vi sono anche diverse tipologie di azione e preparazione, come infusi, decotti, oppure applicazioni topiche di impiastri (nel senso tecnico di miscugli di piante da applicare sulla pelle), nonché lavaggi.
Tenendo conto che la dermatite non è altro che una infiammazione allora ben si può comprendere come vadano bene tutte le piante ad azione antiflogistica ovvero, antinfiammatoria, ma anche quelle lenitive ed emolliente.Usata soprattutto contro le ustioni, la polpa di Aloe vera va bene anche se applicata sulla dermatite. Se è solo una piccola zona di pelle ad essere interessata, l’Aloe può essere efficace anche da sola, ma il più delle volte deve essere associata ad altre piante che ne sostengano le proprietà rafforzandole. Assieme alla radice di Tarassaco, alla radice di Genziana e fiori di Camomilla, può essere posta in infuso a freddo che però deve essere lasciato a riposo per circa dieci o dodici ore. Una via di mezzo tra infuso e macerato. In questa maniera una volta filtrato il tutto, si può utilizzare l’acqua per effettuare lavaggi o sciacqui delle zone colpite.Sempre per lavaggi si può usare l’acqua ottenuta da un infuso più veloce, di soli venti minuti di riposo. In questo caso si utilizzeranno fiori di Arnica, Polmonaria, e fiori di Borragine con polvere grossolana di radice di Genziana. Il tipo di mix menzionato però potrebbe risultare di difficile reperibilità se si volessero raccogliere da se le piante. Infatti queste non hanno tutto le stesso habitat e quindi non saranno tutte reperibili nella stessa campagna.Si può allora propendere per degli sciacqui decongestionanti a base di Calendula e Camonilla, delle quali si utilizzeranno i fiori. Ad essi si può aggiungere una ugual parte di Denti di Leone, ovvero i fiori di Tarassacco.Chi invece non avesse abbastanza tempo da dedicare ai lavaggi, può assumere prodotti per via orale utilizzando le stesse parti delle piante prima citate, ma sotto forma di tintura.
Cosi una miscela di tintura di Genziana, di Calendula, di Piantaggine, tutte nelle medesime proporzioni, presa lontano dai pasti e per tre volte al giorno, manifesterà positivi effetti nella riduzione della dermatite.Per chi preferisce, ci sono anche ottimi infusi che prevedono una miscela composta da rizoma di Enula Fumaria e e Centocchi, con aggiunta di fiori di Borragine e radice di Tarassaco.Nel capitolo dei decotti, invece, si ritrova una miscela che comprende piant differenti dalle precedenti. Foglie di Betulla e Sambuco, radice di Bardana e Tarassaco devono essere bollite per circa 10 minuti. Una tazza al giorno a stomaco vuoto, preferibilmente la mattina.Spesso la comparsa della dermatite è associato il prurito. In questo caso alle miscele per gli infusi già citate si possono aggiungere Sambuco, o aumentarne le quantità in quelle che già lo contengono, radice di Liquirizia e di Fragola, oppure fiori di Farfaro.Per i decotti, invece, si possono aggiungere foglie di Barbabietola. Volendo si possono bollire a parte, separatamente, per poi mangiarle come insalata, recuperando l’acqua di cottura che andrà aggiunta a quella dell’altro decotto.Coni di Luppolo o Fumaria o anche Frangula (attenzione però a suo effetto primario lassativo) sono coadiuvanti nel contrastare il prurito da dermatite.
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