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I trigliceridi bassi sono un caso che si presenta di rado: è più frequente riscontrare livelli di trigliceridi troppo alti nel sangue, come sintomo di ulteriori patologie, tuttavia si tratta di una condizione che si può verificare e per la quale è altrettanto importante ricercare le cause. I trigliceridi bassi si riscontrano negli individui malnutriti o denutriti, con una dieta troppo povera di grassi e di carboidrati. In questi casi, l'intervento avverrà nell'ambito del regime alimentare, per lo stabilimento di un regime adeguato eventualmente arricchito da integratori e una terapia farmacologica concordata con specialisti del settore. Tali valori possono essere segno anche di disturbi alimentari, che portano all'assunzione di una qualità troppo ridotta di cibo. Se i trigliceridi sono bassi anche in presenza di una dieta equilibrata, invece, le cause devono essere ricercate altrove: le più comuni possono essere legate a problemi di tiroide o a disturbi come la celiachia. In generale, disturbi al fegato oppure metabolici di origine genetica possono provocare una stato di carenza di trigliceridi, da tenere sotto stretto controllo.
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I trigliceridi alti costituiscono il caso più frequente di irregolarità riguardante questi valori e costituiscono un pericolo per la salute dell'organismo. I trigliceridi alti sono uno dei primi segnali e dei più evidenti del rischio di disturbi cardiovascolari, che possono degenerare in attacchi cardiaci, trombosi, coronopatie e angina pectoris. I trigliceridi alti sono un pericolo per la salute e come tali devono essere trattati: se i valori superano quelli considerati ottimali, si dovrà intervenire attraverso una dieta adeguata e attraverso una terapia medica adeguata. Alcuni rimedi naturali, ad ogni modo, possono venire sfruttati per la riduzione della presenza dei trigliceridi nel sangue, purché l'assunzione venga concordata con il proprio medico per evitare interazioni negative con la terapia farmacologica in corso. Tra questi, è benefica l'abitudine di consumare tè verde, melanzane, alimenti ricchi di proteine di soia. A questi si possono aggiungere degli integratori o dei preparati completamente naturali, realizzati a partire da piante come l'olio di semi di lino o l'olio di semi di canapa, mentre di origine animale si ricordano l'olio di pesce, l'olio di fegato di merluzzo e gli integratori di Omega 3. Può risultare, benefico, inoltre, il consumo di aglio, mentre sul mercato sono disponibili anche alcuni integratori di fibre che possono favorire la riduzione dei trigliceridi presenti nel sangue.
I farmaci possono fare ben poco nei confronti dei trigliceridi alti, se ad essi non vengono abbinati uno stile di vita sano e un regime alimentare adeguato a ridurre il problema. Fare movimento e mantenere sotto controllo la dieta sono fattori importantissimi per mantenere i trigliceridi entro i livelli di norma. Nella dieta, non dovrebbero mancare tre pasti a settimana a base di pesce e l'abbondante consumo di olii vegetali. Gli zuccheri complessi saranno da preferire a quelli semplici, in quanto più lentamente assimilabili. I pasti dovranno essere equilibrati, di quantità contenute e ricchi di verdura e frutta, abbinati ad attività fisica regolare che permetta la corretta assimilazione delle sostanze ingerite. Da evitare, invece, l'alcol, anche se in piccole quantità: esso stimola in modo evitende la produzione di trigliceridi da parte del fegato. I trigliceridi vanno tenuti sotto stretto controllo, con analisi regolari da svolgere dopo almeno 12 ore di digiuno, per non rischiare di sfalsare i risultati a causa di pasti magari troppo ricchi sostenuti in modo occasionale a poche ore dal prelievo.
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