La scabbia deve essere eliminata attraverso una corretta diagnosi e un'appropriata terapia medica, che possa garantire la totale eliminazione dei parassiti. Una regressione, in caso contrario, darebbe risultati soltanto temporanei e molto presto la diffusione dei parassiti ricomincerebbe ad avere luogo. La scabbia, tuttavia, provoca sintomi molto fastidiosi che possono essere alleviati anche tramite rimedi naturali: in particolare, è possibile intervenire sul prurito e sul dolore con dei rimedi naturali che non entrano in contrasto con le terapia in uso, ad ogni modo il confronto con il proprio medico è sempre consigliato. I rimedi più efficaci ed immediati contro il prurito e il dolore superficiale sono gli oli essenziali, in particolare quello di tea tree e quello di Neem, meglio se miscelati con olio di mandorle o olio di oliva, da spalmare sulla pelle. Anche la lavanda ha proprietà calmanti sulla pelle e permette di trovare sollievo se utilizzata sotto forma di olio o di crema. Una ulteriore fonte di sollievo è data dalle creme e dai prodotti naturali a base di aloe vera, che vanta ottime proprietà emollienti e lenitive per la pelle ed è in grado di aiutare, anche in seguito al debellamento dei parassiti, a rimarginare le piccole ferite lasciate da essi.
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Per guarire in modo definitivo dalla scabbia occorre tenere presente che la terapia non termina con la cura della persona, ma anche attraverso l'eliminazione dei parassiti negli oggetti personali. Questo significa che occorre controllare con estrema attenzione lenzuola, coperte, vestiti: tali elementi possono essere veicoli di scabbia e luogo di proliferazione dei parassiti, nonché di contagio. Questi oggetti devono essere lavati ad almeno sessanta gradi e, qualora l'operazione non fosse possibile, esposti a prendere aria almeno per due o tre giorni. In questo modo gli acari moriranno, in quanto inadatti alla sopravvivenza lontano dalla pelle umana. Molto importanti sono anche le operazioni che permettono di evitare il contagio: occorre, infatti, fare in modo che i parassiti non attacchino il corpo delle persone vicine e che condividono la quotidianità con il soggetto malato, ma anche di quelle che possono entrare in contatto accidentale: niente esposizione in luoghi pubblici, dunque, e lontananza dal luogo di lavoro sono prescrizioni importantissime per limitare il contagio. Anche in casa occorre eliminare l'utilizzo di oggetti comuni, come lenzuola o asciugamani: anche in questo caso l'accorgimento è importante per evitare che i parassiti attacchino altre persone all'interno dello stesso nucleo familiare.
Per comprendere a fondo quanto la scabbia sia contagiosa basta ricordare che si tratta di una malattia trasmissibile anche tramite semplice stretta di mano: questo, ad ogni modo, non è l'unico canale di contagio. La prevenzione da mettere in atto quando si è vicino ad una persona affetta da scabbia, come un familiare, è quella di separare bene gli oggetti di uso comune per evitare la condivisione. I parassiti della scabbia, infatti, possono vivere fino 36 ore lontani da un corpo umano, colonizzando nel frattempo la pelle di chi entra a contatto con gli oggetti sui quali essi sono posti. In casa, la pulizia degli ambienti diviene ancora più importante, con la necessità di passare l'aspirapolvere frequentemente e gettare il sacco ancora chiuso nella spazzatura. I parenti e chi vive con il malato di scabbia devono tutti sottoporsi a trattamento preventivo e devono essere controllati dal medico per avere la certezza che non vi sia contagio. Controlli regolari dovrebbero essere effettuati per tutto il periodo di possibile contagio da parte del paziente colpito da scabbia. Gli oggetti e gli indumenti che non possono essere lavati a temperature alte ma che possono essere veicolo di contagio devono venire esposti all'aperto per almeno 48 ore: tra questi, ad esempio, cuscini, fodere dei divani e copri divani, coperte e tappeti.
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