La stanchezza cronica racchiude una serie di sintomi che possono venire generati da disturbi di diversa natura: per questo motivo non esistono, al momento, esami specifici che possano determinare l'origine della stanchezza, ma occorre procedere per tentativi, andando a ricercare prima le cause più comuni e, in seguito, procedere verso le altre ritenute possibili. La stanchezza cronica può risolversi completamente una volta individuata la causa e la giusta terapia. Molto spesso, le sensazioni negative che questa malattia porta con sé sono generate da disturbi del sonno: insonnia e apnee notturne possono essere causa iniziale e venire ulteriormente aggravate dallo stato di stanchezza generalizzata dell'organismo. Anche un abuso di alcol e droghe può causare l'alterazione del bioritmo naturale, originando la stanchezza cronica, così come stati mentali depressivi o legati a traumi e forti stress. In altri casi il problema può essere di origine tiroidea oppure legato all'assunzione di farmaci specifici per la cura di altri disturbi in corso. Disordini immunitari e alimentari o una forte obesità sono altri fattori che influiscono sul bioritmo e sulle sensazioni di riposo e stanchezza dell'individuo. Infine, la stanchezza cronica si può legare a malattia specifiche, come un'epatite in corso o mal curata, narcolessia, disturbi endocrini o lupus. Una volta individuata la causa sarà anche possibile determinare in che modo intervenire ed entro quanto tempo aspettarsi una risoluzione del problema, nonché sapere se la stanchezza cronica può essere definitivamente sconfitta.
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Per stabilire una terapia da mettere in atto è necessario risalire alle cause che provocano la stanchezza cronica, tuttavia è possibile intervenire su alcuni sintomi anche durante il periodo di accertamento grazie all'aiuto di alcuni rimedi naturali che possano ridare energia e facilitare il sonno, agendo anche sul tono dell'umore. Una risorsa preziosa, soprattutto in caso di origine psicosomatica del disturbo, è costituita dai fiori di Bach, nella composizione più adatta a contrastare gli specifici disturbi in corso, individuata con l'aiuto del proprio erborista di fiducia. Tra gli estratti naturali benefici che possono aiutare a riequilibrare l'organismo in caso di stanchezza cronica vanno ricordati la betulla, meglio se l'estratto dei semi, la quercia, la rhodiola e il ginseng. Quest'ultimo è in grado di stimolare l'energia vitale, per affrontare meglio la vita quotidiana, mentre le precedenti piante sono ottime per ristabilire il corretto sonno e un riposo profondo durante la notte, migliorando di conseguenza anche il modo di affrontare la giornata e tutti gli impegni che la arricchiscono.
La salute del corpo passa anche per l'alimentazione, e questo è particolarmente vero nel caso in cui il problema principale riguarda l'equilibrio energetico della persona. Anche se difficilmente può essere risolutiva, l'alimentazione è fondamentale per riuscire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da stanchezza cronica. I pasti devono essere ben distribuiti e leggeri, facilmente digeribili, anche se vanno evitate diete troppo drastiche che potrebbero rendere il sonno difficoltoso. Per la stessa ragione occorre evitare, soprattutto la sera, sostanze stimolanti come caffeina e teina, così come l'alcol e gli alimenti ricchi di zuccheri. La dieta dovrebbe essere ricca di frutta e verdura e sempre accompagnata da abbondante acqua nel corso della giornata. Alla dieta corretta e bilanciata possono essere abbinati alcuni integratori multivitaminici, mentre la sera, a fine pasto, si possono assumere tisane o altri prodotti omeopatici che facilitino il sonno, come la camomilla o la melissa. Alla dieta sana e bilanciata, inoltre, occorre abbinare almeno trenta minuti di attività fisica ripetuti per tre volte a settimana: nonostante possano risultare gravosi per le persone affette da stanchezza cronica, essi sono molto importanti per riattivare il corretto metabolismo.
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