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Il miele di castagno deriva dai fiori della Castanea Sativa che appartiene alla famiglia delle Fagacee. Sugli Appennini è possibile trovare immense distese di questa specie vegetali. Si tratta di alberi che possono raggiungere anche i 30 metri di altezza. L’albero di castagno può essere coltivato ed essere raggruppato in castagneti. La castanicoltura è la coltivazione del castagneto da frutto e richiede grande attenzione ed esperienza da parte del coltivatore. Oggi giorno, le coltivazioni di questo tipo stanno man mano diminuendo a causa del consumo sempre minore dei frutti prodotti e della comparsa di due funghi dannosi. Generalmente il castagno fiorisce nel periodo che va da giugno a luglio.
Il miele di castagno presenta delle caratteristiche molto particolari e interessanti e ciò fa si che questo prodotto incontri il gusto non di tutti. Il miele di castagno è visibilmente diverso rispetto al tradizionale miele di colore chiaro e dal gusto dolce come potrebbe essere la qualità millefiori. Le caratteristiche organolettiche del miele di castagno sono tali che questo prodotto sia facilmente distinguibile dagli altri. Prima di tutto, la consistenza di questo prodotto è essenzialmente liquida in quanto vi è una quantità abbastanza elevata di fruttosio. La cristallizzazione avviene in tempi molto lunghi. Dal punto di vista visivo, il miele di castagno è caratterizzato da un colore scuro, molto ambrato con riflessi rossicci soprattutto quando il miele si trova allo stato liquido, quando invece esso è cristallizzato si colore di un marrone intenso. L’odore è persistente e pungente con un sentore di legno, di tannino, alquanto acre. Per quanto riguarda il gusto, invece, è possibile associarvi le stesse caratteristiche dell’odore. È chiaro che vale la stessa distinzione fatta nel primo paragrafo, ovvero a seconda della quantità di nettare e di melata le proprietà organolettiche subiscono delle leggere variazioni.
Il miele di castagno come ogni tipo di miele trova il suo maggiore utilizzo in cucina ed è abbinato a formaggi molto stagionati o morbidi. Esso è preferito soprattutto da chi non ama il miele e i prodotti troppo dolci. Effettivamente al miele è legato, erroneamente, l’idea di essere un prodotto dolci. In realtà, non è così, come detto più volte, infatti, a seconda del nettare esso assumerà delle caratteristiche e delle proprietà differenti. Il miele di castagno, come quello di corbezzolo e molti altri ancora, si distinguono per il loro sapore leggermente amaro. L’utilizzo in cucina di questo prodotto dunque non è legato alla sfera dei dolci ma trova largo impiego soprattutto se accostato a formaggi o pane. Il miele di castagno, inoltre, è interessante per la sua capacità di riattivare la circolazione sanguigna ed è quindi indicato a chi soffre di problemi di circolazione. Anche chi soffre di anemia, può trovare giovamento dal consumo di questo miele.
Il miele di castagno è un prodotto molto interessante ed è affinato soprattutto nelle zone dell’Appennino, in particolare nella regione della Toscana. Non si tratta di un miele raro e sarà semplice trovarlo in diversi punti vendita. Per avere un prodotto naturale, puro e sicuro è consigliabile recarsi direttamente presso l’azienda produttrice, ma è possibile trovarlo anche in negozi dedicati al miele o nella grande distribuzione. Se proprio si incontrano delle difficoltà nel reperimento di questo prodotto potrebbe essere una buona idea effettuare l’acquisto su internet, collegandosi al sito di aziende specializzate in questo tipo di produzione e ordinando online, nonché pagando grazie all’utilizzo di una carta. il prodotto sarà recapitato senza alcun problema presso la propria abitazione.
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