Per poter combattere in modo efficace l'anemia, è importante individuare le cause che ne sono all'origine. Questo disturbo, infatti, può avere diversi tipi di origine, tra i quali alcuni anche ereditari: una volta appurata la causa, sarà più facile mettere in atto la migliore combinazione di strategie efficaci per il suo controllo. Tra le cause di tipo ereditario spicca il malassorbimento della vitamina B12, che può dare come effetto collaterale anche l'anemia. In generale, le varie forme di anemie si possono raggruppare in tre categorie principali: anemia da carenza di ferro, detta anche anemia sidropenica, anemia da carenza di vitamine e anemia da patologie croniche. Nel terzo caso, l'anemia risulta essere un effetto collaterale di altre patologie in corso e la sua cura deve essere concertata con quella della patologia principale, per una terapia equilibrata. Tumori, diabete, malattie infiammatorie croniche intestinali, epatite, artrite reumatoide, hiv e aids, patologie cardiache e renali possono essere causa di anemia. In altri casi,una dieta squilibrata, povera di vitamine e di ferro, può causare l'anemia e si dovrà agire anche dal punto di vista dell'alimentazione per ripristinare il corretto stato di salute.
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L'anemia deve essere tenuta sotto stretto controllo e non deve venire trascurata, perché può comportare gravi conseguenze per l'organismo. Alla terapia farmacologica, si possono abbinare, sotto consulto del proprio medico, alcuni rimedi naturali efficaci nella riduzione del problema. I rimedi naturali, infatti, dovranno essere calibrati sulla base delle cause che provocano l'anemia. In linea generale, la carenza di ferro che caratterizza l'anemia si possono assumere degli infusi in grado di favorire l'assorbimento del ferro. Uno degli infusi più efficaci risulta essere composto da fiori di camomilla, iperico e un pizzico di foglie di assenzio, il tutto lasciato a bollire in mezzo litro d'acqua e poi accuratamente filtrato. Altri rimedi efficaci sono gli infusi di tarassaco, di ortica bianca, oppure melissa. Per riscontrare l'efficacia del rimedio fitoterapico, occorre assumere l'infuso per un periodo di tempo continuato, con cadenza giornaliera e un massimo di tre tazze al giorno.
Per migliorare i livelli di ferro nel sangue è possibile ricorrere anche ad integratori naturali: attenzione, però, ad effettuare l'assunzione in modo controllato, soprattutto se si stanno assumendo anche farmaci specifici, per evitare sovradosaggi o interazioni dall'effetto negativo.La carenza di ferro si combatte anche attraverso l'alimentazione: a seconda della causa scatenante, la correzione dell'alimentazione potrà avere maggiore o minore effetto, ma essere comunque un valido alleato. Naturalmente, se le carenze di ferro dipendono in larga parte da una dieta sbilanciata e poco ricca di questo prezioso elemento, intervenire sulle abitudini alimentari permetterà di ottenere molti risultati nella correzione del problema. L'anemia può colpire, in particolare, le persone che seguono una dieta vegetariana o vegana poco variegata e non correttamente bilanciata, ma il problema si può risolvere migliorando l'apporto di ferro nel corso della giornata. La prima distinzione da operare è tra ferro eme e ferro non eme: il primo tipo è quello che si trova in abbondanza in pesce e carni rosse, mentre il secondo tipo è presente nei legumi, nei cereali e, in diversa misura, nei vari tipi di verdura. L'assimilazione del ferro eme avviene in maniera più semplice rispetto a quella del ferro non eme: tuttavia, l'assimilazione di quest'ultimo può essere maggiore se viene assunto insieme ad alimenti ricchi di vitamina C. Tra gli alimenti vegetali più ricchi di ferro troviamo la barbabietola rossa, l'avena, le alghe, il lievito di birra, l'uva, i mirtilli, le albicocche, le mele, i limoni e i datteri.
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